«La soddisfazione per aver ricevuto i 600mila euro è assolutamente scontata, ma al momento i nostri tecnici stanno lavorando per individuare regole chiare che permettano l’appalto». Lo ha detto in Consiglio comunale Marina Isu (Pd), vicepresidente della commissione Lavori Pubblici a Bra. L’opera in attesa è il completamento della riqualificazione di via Vittorio Emanuele II, circa 300 metri centralissimi tra gli incroci con le vie Rambaudi e Marconi. Avrebbe già dovuto essere fatta la scorsa estate quando l’impresa aggiudicataria, di Fano nelle Marche, si tirò indietro dicendo di non riuscire, causa crisi Covid, a reperire le pietre che dovrebbero tornare a caratterizzare in parte la pavimentazione.
Questa è stata rattoppata in catrame nel 2020, dopo la manutenzione dei sottoservizi, e da allora è provvisoria. Il progetto per la spesa citata dalla consigliera prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche con i marciapiedi da portare a raso carreggiata, lastricature in Luserna e porfido qui, negli stalli parcheggio e a tutta ampiezza tra il quadrivio con le traverse Verdi-Valfrè e la salita per la piazza del Municipio.
Abbiamo chiesto all’assessore Luciano Messa se a giugno, come indicato nel 2021, potranno partire i lavori, o se le parole di Isu vadano intese come annuncio di un nuovo slittamento. Messa ha risposto: «Noi saremmo pronti al bando ma le regole per la copertura finanziaria statale, da fondi Pnrr, sono complesse e pongono “paletti” ancora non ben chiari su occupazione femminile, giovanile, impronta ecologica, eccetera. Gli uffici ci hanno chiesto di attendere, facilmente si andrà oltre l’estate». E quindi al 2023, siccome sarebbe temerario bloccare la viabilità in Bra in autunno, a scuole aperte.