Tornerà quasi com’era fino a circa tre anni fa la confluenza via Vittorio Emanuele II – via Fratelli Carando a Bra. Per questa che è una delle più trafficate porte d’accesso al centro cittadino dalla “direttissima” Asti-Cuneo, la statale 231, il Comune ha deciso l’assetto definitivo. Diventerà realtà nelle prossime settimane, essendo ormai alle battute finali, con le tinteggiature del nuovo palazzo, il cantiere edile che da fine estate 2019 ha costretto a modificare la viabilità lungo il suo perimetro. L’assessore competente Luciano Messa spiega al “Corriere”: «In interlocuzioni con anche il progettista e l’impresa esecutrice dell’intervento urbanistico, abbiamo definitivamente escluso quella che era stata l’ipotesi “senso unico” in realtà mai considerata come reale alternativa, ovvero di obbligare chi arriva da via Vittorio oltre l’incrocio con via Piave a svoltare in questa strada per raggiungere via Adua e quindi il centro storico o la tratta urbana della 231. La circolazione verso via Carando ritornerà quella che era per i flussi provenienti da questa direzione, che potranno tornare a imboccare la “bretellina” di collegamento e svoltare a destra e a sinistra. I flussi in senso opposto, da via Carando verso via Vittorio, per immettersi in quest’ultima dovranno percorrere forse 20 metri in più, raggiungendo la rotatoria all’incrocio con via Cuneo e via Vittorio Veneto». A carico dell’immobiliare costruttrice, attorno al nuovo palazzo dovrebbe essere rifatto l’asfalto. Si provvederà in seguito alla posa della necessaria segnaletica verticale e orizzontale.
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