Bra, sottopasso ai binari in centro: il progetto “slitta” ancora

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A maggio, quando “il Corriere” rivelò la svolta, l’abbandono del vecchio progetto e l’incarico a un professionista torinese per redigerne uno nuovo, alternativo e dal costo abbordabile, il sindaco Gianni Fogliato aveva dichiarato «entro giugno avremo uno studio di fattibilità da portare nelle commissioni competenti». Non è accaduto e la settimana scorsa lo stesso sindaco aggiornava «a fine ottobre» l’arrivo in municipio del preliminare di un’opera assai attesa per portare finalmente la viabilità di Bra nel terzo millennio: il sottopasso alla ferrovia. Fogliato: «I nostri uffici con i tecnici di Rfi (Reti ferroviarie italiane, l’immobiliare delle Fs) hanno deciso di ampliare il raggio dei rilievi, per cui serve più tempo rispetto al preventivato». L’ampliamento comprende l’ex scalo merci in via Trento e Trieste? «Ne fa parte» risponde Fogliato, e il Comune si è ufficialmente impegnato, nei documenti programmatici approvati nell’ultimo Consiglio, ad acquistarlo dalle Fs. Qui potrebbe situarsi un imbocco del tunnel carrabile verso via Piumati e il quartiere Oltreferrovia. Circa 6mila residenti isolati dalla cesura della linea ferrata Alba-Torino. Un’infrastruttura importantissima, fonte di sviluppo ma che con la motorizzazione di massa è diventata un intralcio pesante agli scambi su gomma interni a Bra.

I nodi da sciogliere

L’area della stazione è cronicamente intasata, code di veicoli si allungano più volte al giorno lungo tutte le direttrici afferenti a piazza Roma. Dall’ing. Guido Marenco, per il cui lavoro il Municipio ha già stanziato quasi 46mila euro, ci si attende la soluzione a questo “nodo”. Previsto anche l’allungamento e ampliamento in ciclabile del vecchio tunnel pedonale sotto il passaggio a livello per via Piumati. Questo eliminerà il via vai in superficie che paralizza il traffico negli orari di ingresso e uscita dalle scuole, quando gli studenti arrivano e partono col treno. Ma il «raggio» d’azione indicato dal sindaco, arriverà da un lato fin quasi a piazza Giolitti e dall’altro in via Vittorio Veneto e corso 4 Novembre. Per una «composizione del tessuto urbano» – ha scritto la Giunta. Non più «ricucitura», quella auspicata per quasi due decenni in cui il Comune ha insistito nel proporre l’interramento dei binari. Un’operazione ambiziosa e dalle potenzialità rivoluzionarie per Bra, per la quale, però, a fronte di un progetto costato 725mila euro, sarebbero serviti oltre 50 milioni di finanziamento.

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