Bra: quasi 14mila euro raccolti per i generatori di corrente da inviare in Ucraina

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Questi apparecchi a carburante sono spesso l’unica fonte di elettricità per le popolazioni in guerra

Gli organizzatori hanno da poco inviato ai giornali il rendiconto conclusivo dell’iniziativa benefica lanciata a Bra e dintorni dal comitato Amici dei bambini di Chernobyl ad inizio dicembre. Scopo della raccolta fondi era l’invio di generatori elettrici alle strutture civili dell’Ucraina, colpite dalle massicce incursioni aeree e con razzi dell’invasore russo, che privano gli abitanti di servizi essenziali quali luce, gas, riscaldamento e acqua. Non a caso proprio quando l’inverno si fa sentire più duramente con le temperature sotto lo zero.

«La risposta dei concittadini e amici è andata oltre le nostre aspettative – dicono i promotori della colletta –. Infatti al 31/12 abbiamo inviato in Ucraina, tramite il Sermig di Torino, due tranche per complessivi 13.957 euro, da parte di un totale di oltre cento donatori. Non riportiamo le singole persone, ma ci sembra corretto segnalare gruppi e associazioni che hanno contribuito con fondi a loro disposizione, rappresentando in questo modo i propri associati. Si tratta della First Cisl valle d’Aosta, Amici di Cecilia, Amici del San Gerardo Monza, Slow Food condotta Bra, Comitato Sos Bra chiama Bra, Consorzio Vimana Costruzioni, Partito Democratico circolo Bra, oltre ovviamente al contributo del nostro stesso gruppo».

I responsabili del Sermig «ci hanno ringraziato di cuore per il cospicuo aiuto che le popolazioni ucraine hanno così ricevuto. E adesso tutti ci auguriamo che presto la diplomazia superi la voce delle armi, a undici mesi dalla tragica invasione dei carri armati e dei razzi del dittatore Putin» – concludono.

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