BRA – Per sei persone si procederà con il rito ordinario, a tre è stato concesso l’abbreviato; la posizione di Giuseppe Scarfò, che aveva chiesto l’applicazione della pena su richiesta delle parti, è stata stralciata; decretato il non luogo a procedere perché “il fatto non sussiste”, invece, per Giovanni Rovere. Queste le decisioni del giudice, martedì scorso a Torino, all’udienza filtro sulle 21 richieste di rinvio a giudizio seguite all’operazione “Cheese”. Questa il 30 giugno 2020 portò Bra in cronaca nera a livello nazionale. Carabinieri e Polizia coordinati dalla Dda colpirono una “locale” di ’ndrangheta a quanto pare attiva dal 2015 sotto la Zizzola. Gli inquirenti la tenevano d’occhio ormai da tempo, a seguito delle rivelazioni fatte da un collaboratore di giustizia, Domenico Agresta, classe 1989, già in carcere per omicidio a Saluzzo. Il blitz fece scattare 12 arresti e consegnare 27 avvisi di garanzia.
(L’articolo completo sull’edizione in edicola da oggi lunedi 31 maggio)