BRA – Le osservazioni rigettate sul palazzone: erano tutte sbagliate?

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Da un articolo di questo giornale apprendo che la precedente Giunta comunale di Bra, con una rapidità invero degna di miglior causa, ha rigettato tutte le osservazioni presentate avverso la licenza edilizia concessa per la realizzazione di un nuovo edificio tra via Fratelli Carando e via Vittorio Emanuele II, senza nulla comunicare direttamente ai ricorrenti.

Sembra veramente strano che tutti i ricorrenti abbiano potuto scrivere solo cose inesatte o fuori tema. Nel rigettare le osservazioni la Giunta ha confermato le precedenti affermazioni, modificando il significato delle parole, recupero non significa demolizione, e continuando ad affermare, in pratica, che gli interessi economici di alcuni privati hanno la prevalenza sulla scuola, sulla cultura, sull’istruzione e sulla sicurezza dei nostri ragazzi. Un qualcosa che non avevamo sentito neanche durante il noto ventennio.

Nel progetto, poi, una parte del terreno che doveva essere destinato a uso pubblico è stato monetizzato, cioè venduto senza gara come dovrebbe essere per tutti i beni pubblici, agli stessi costruttori interessati. Per giustificare il suo operato la Giunta ha anche affermato che le esigenze di spazio della confinante scuola, del Liceo, potranno essere soddisfatte erigendo altre strutture nel cortile della stessa, cioè cementificando altro suolo. oppure contraddicendo il principio della incompenetrabilità dei corpi, realizzandole all’interno degli alloggi realizzati nel nuovo edificio.

In una gradevole intervista l’on. Veltroni ha affermato che la sinistra deve parlare di lavoro, di scuola, di ambiente. Appunto, di scuola, appunto di verde pubblico.

Gianni Carnevale,

Bra

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