
BRA – Qualcosa si è mosso ma resta un “aspetta e spera” la messa in sicurezza della viabilità lungo l’ex statale 661 a nord dell’abitato di Bandito. Qui, presso uno degli ingressi alla più popolosa frazione di Bra, oltre 3mila residenti, i lavori iniziati a marzo giacciono da allora con la prevista rotatoria solamente tracciata a metà. E così resterà almeno fino all’anno prossimo. Lo si è capito da quanto maggioranza e minoranza hanno riferito nell’ultimo Consiglio comunale rispetto a discussioni e impegni presi nella commissione Urbanistica, le cui sedute non sono pubbliche.
Lavori fermi
Il presidente della commissione, Sergio Panero, unico eletto di una delle liste civiche del centrodestra e probabile candidato a sindaco di questo schieramento alle elezioni in primavera, ha parlato di «lavori fermi per scelte economiche della ditta». La Omler 2000 che avrebbe dovuto realizzare l’opera a scomputo d’oneri di urbanizzazione. Prima del Covid aveva chiesto e ottenuto un ampliamento dei suoi capannoni poco distanti in strada Montà della Radice. Questa interseca la provinciale per Sanfrè sul lato opposto all’accesso a Bandito, presso una curva in un tratto ancora di recente teatro d’incidenti spesso gravi quando non mortali. I piani di crescita dell’azienda meccanica dopo la pandemia sono mutati grazie a nuovi acquisti d’immobili. E’ partita quindi l’istanza a riconsiderare la ricaduta pubblica promessa dalla “vecchia” convenzione col Municipio. Panero ha infatti informato d’un ripensamento di Omler: «Ha presentato ulteriore richiesta di modifiche, che è stata accettata». Un’amica del titolare della fabbrica, Bruna Sibille, consigliere provinciale e “assessore ombra” all’Urbanistica sotto la Zizzola (delega tenuta per sé durante i 10 anni da sindaco tra 2009 e 2019) ha ribadito trattarsi di spese che avrebbe dovuto sostenere il privato. Ricadranno invece sul pubblico. Il presidente Luca Robaldo «si è impegnato in modo formale – ha detto Sibille, rimasta consigliera Pd a Bra – a mettere una parte dei fondi per completare la rotonda». Nessuna fretta, tuttavia. L’impegno ad arrivare finalmente a questo risultato atteso da lustri per una viabilità a rischio percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli, stando a Panero è stato posticipato a «entro la fine del 2024».