Bra: la messa degli Alpini alla Madonna dei Fiori

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BRA – Lo scorso sabato il gruppo Ana di Bra ha celebrato la sua tradizione nell’ambito della Novena al santuario della Madonna dei Fiori, una messa in cui sono stati ricordati tutti coloro che sono “andati avanti”, come si suol dire tra gli alpini per indicare chi non è più tra noi.

Nel rispetto delle normative anti-Covid, la ricorrenza è stata molto sentita e partecipata dalla cittadinanza, con la presenza di tante “penne nere” contraddistinte dal tipico cappello e dalla divisa bianca. Un colpo d’occhio notevole in chiesa, che ha denotato il rinnovato attaccamento dell’Ana braidese alla Madonna patrona della città, con la profonda volontà di commemorare il sacrificio dei Caduti in guerra.

Presenti anche molti simpatizzanti e amici, diverse Associazioni combattentistiche e d’arma braidesi, il Corpo delle infermiere volontarie Cri e rappresentanti di vari altri Gruppi Ana con i rispettivi gagliardetti. La Sezione di Cuneo ha testimoniato la sua vicinanza presenziando con il suo vessillo, il neo eletto presidente Luciano Davico, la madrina del gruppo e diversi rappresentanti del direttivo sezionale.

In apertura della funzione religiosa il rettore mons. Giuseppe Trucco ha ricordato il ruolo fondamentale dell’Associazione Nazionale Alpini in tutti i momenti di bisogno, a livello italiano e locale, tra cui i servizi svolti dalle “penne nere” braidesi proprio al santuario mariano durante il periodo Covid. Importanza sottolineata anche nell’omelia della celebrazione liturgica, officiata dal frate cappuccino Claudio Passavanti.

Alla messa hanno assistito le istituzioni del mondo religioso e militare e una rappresentanza dell’Amministrazione comunale con il sindaco Gianni Fogliato, il vicesindaco Biagio Conterno, gli assessori Anna Brizio e Luciano Messa e il consigliere comunale (alpino) Luca Cravero.

La solennità del momento è passata anche dalle emozioni suscitate dai canti della Corale Ana braidese diretta dal maestro Mattia Savigliano.

«Pur se siamo ancora in periodo pandemico, con questa celebrazione non abbiamo voluto rinunciare a tenere vivo il ricordo di tanti giovani che hanno combattuto guerre lontane da casa, arrivando all’estremo sacrificio. Tante vite spezzate, anche braidesi, nel fiore degli anni, che devono vivere nel pensiero di noi tutti e nella quotidianità delle attività che l’Associazione compie a favore della comunità e del prossimo» – ha dichiarato in un comunicato ai giornali il capogruppo Tino Genta. Lo stesso Genta aveva ricordato nella preghiera dei fedeli gli associati e aggregati Alpini “andati avanti’” dall’inizio della pandemia, e letto la Preghiera dell’Alpino seguita dal toccante “Signore delle Cime”, canto conclusivo della celebrazione, eseguito dalla Corale alpina e dal “Silenzio” intonato dal trombettiere alpino.

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