Bra: in Bescurone la diversità arricchisce la comunità

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BRA – Lunedì si è conclusa la quattro giorni di “Bescurone in festa 2019”, l’’iniziativa che coinvolge ogni anno gli abitanti del quartiere.

I festeggiamenti sono iniziati venerdì sera 4 ottobre con un concerto della “periferia band“ che ha suonato e cantato musiche degli anno 60, 70 e 80 nel palatenda di Via Ballerini.

La sera di sabato 5 ottobre, sempre nello stesso locale, si è svolta la tradizionale “grande polentata” cui ha fatto seguito lo spettacolo musicale, un misto di canto e recitazione, “l’ora canonica”.

Ma è domenica 6 ottobre che si sono svolte le iniziative più partecipate e di maggior successo: dopo la Santa Messa nella Chiesetta e dopo il tradizionale aperitivo ha avuto luogo la “festa dei popoli” con sfilata e musica e a seguire il pranzo multietnico; nel pomeriggio giochi per i bambini, gara delle torte, castagnata e estrazione della scatolata.

Lunedì sera 7 ottobre u.s., infine, nella Chiesetta del Quartiere Bescurone di Bra, dedicata alla Beata Vergine del Rosario, abbiamo potuto seguire una profonda e stimolante dissertazione del nostro parroco don Giorgio Garrone dal titolo “Beati voi?”. L’oratore ha intrattenuto l’uditorio sul  sul tema della felicità, a partire dal desiderio di saziare un’aspirazione a soddisfare bisogni materiali per giungere infine al fondamentale desiderio della ricerca sincera di Dio, in cui consiste, secondo il prelato, la vera beatitudine.

Ha fatto quindi seguito e ha concluso la serata un applauditissimo spettacolo presentato dal gruppo “Semplicemente noi”, durante il quale alcune giovani attrici ci hanno fatto conoscere con mimiche e parole e canti un loro suggestivo modo di comunicare e socializzare pensieri e sentimenti.

Una breve riflessione a parte credo di doverla riservare infine a “la festa dei popoli” e al “pranzo multietnico”, evento molto folcloristico e di grande partecipazione cui ho già accennato in  precedenza.

Ecco cosa è successo: domenica 6 ottobre, verso le ore 11,30, partendo dall’ingresso del giardino della Chiesetta, secondo il rigoroso ordine alfabeto imposto da Chiara De Magistris, ottima coordinatrice dell’evento, e dirigendosi verso il palatenda di Sportgente, hanno sfilato con tanto di bandiera nazionale i rappresentanti di sette nazioni, indossando i coloriti costumi del proprio paese e preceduti da chi portava alcuni piatti tipici delle singole regioni. Hanno sfilato così, tra gli applausi dei presenti le bandiere dell’Albania, del Burkina Faso, dell’Equador, del Marocco, della Romania e della Tunisia, oltre ovviamente a quella italiana.

Per la curiosità degli appassionati di gastronomia i piatti erano i seguenti: Albania torta salata a base di spinaci, cipolla e pinoli; Burkina Faso risotto alle verdure; Equador banana fritta; Marocco e Tunisia couscous; Romania insalata di melanzane; Italia parmigiana di melanzane.

Nel palatenda, dove erano state sistemate preventivamente tante tavole apparecchiate, si è pranzato in un clima di convivialità, condividendo i cibi che ognuno aveva portato.

Si è mangiato e si è bevuto tra amici che appartengono tutti alla stessa realtà e che condividono gli stessi interessi e l’impegno a rendere sempre migliore la vita insieme.

Perché quelli che una volta erano solo degli immigrati stranieri sradicati dalla loro terra, ora che vivono ormai da anni qui con noi, sono cittadini italiani a tutto titolo, cittadini braidesi e attivi membri della vita del nostro quartiere, lavorano con noi, i loro figli frequentano la stessa scuola dei nostri figli e tra noi e loro è in atto un continuo scambio culturale che ci arricchisce a vicenda  perché la diversità è una grande preziosa ricchezza per ogni comunità umana.

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