Fiato sospeso per la sorte di Ivan Luca Vavassori, il 29enne già portiere dell’Ac Bra arruolatosi volontario per combattere gli invasori di Putin in una brigata internazionale a fianco dei soldati ucraini. Un mese fa in un video su Tik Tok, un social network, aveva annunciato di essere in procinto di lanciarsi con i suoi compagni in un «attacco in solitaria», dicendosi disposto all’estremo sacrificio. Questa mattina, su un altro social network, Instagram, è apparso un messaggio postato sul suo profilo da altri gestori: informa che di questo giovane di origini russe adottato da una famiglia piemontese quando aveva 5 anni di età, si sono perse le tracce. Potrebbe essere rimasto vittima della distruzione di due convogli a quanto pare bombardati. I convogli stavano tentando una ritirata di feriti presso Mariupol, la città-martire dove sono asserragliati gli ultimi militari resistenti ucraini e alcune decine di migliaia di civili sono allo stremo sotto i colpi continui degli assedianti. «Stiamo provando – conclude il post a proposito di Vavassori – a capire se è sopravvissuto».
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