«Bra riveda le sue scelte sul Pnrr». Lo chiede Davide Tripodi in un comunicato ai giornali diffuso dopo il Consiglio comunale di ieri, in cui ha votato contro insieme agli altri soli 2 presenti della minoranza. Si tratta dei 5 milioni di euro che il centrosinistra di governo ha ottenuto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per investirne 2 sulla “rifunzionalizzazione” di Palazzo Garrone e 3 sul costruire un centro polifunzionale al posto dell’ex Mattatoio tra le vie Ballerini e Solferino.
Due opere su cui il centrodestra aveva già più volte espresso perplessità, non considerandole «prioritarie». Ora Tripodi, unico eletto della lista Bra Domani, invita il sindaco Gianni Fogliato ad «aprire un confronto senza pregiudiziali» su sue proposte alternative.
Per Palazzo Garrone, questo giornale ha dato conto il 5 settembre della supercazzola della Giunta la quale s’appresta a restaurarlo senza sapere di preciso che farne. Tripodi rileva la stessa mancanza di chiarezza e stigmatizza come deleterio anche il previsto spostamento, da Palazzo Mathis all’ex Pretura, dell’ufficio Turistico. Per lui, a Palazzo Garrone andrebbe trasferita la Biblioteca civica, riorganizzandola in ottica multimediale. Per l’ex Mattatoio, Tripodi scrive di «progetto faraonico non sostenibile in termini di gestione e spese energetiche», mentre in città ampie strutture pubbliche sfruttabili per la socialità sono sottoutilizzate.
Inutile dire che il confronto auspicato da Bra Domani non ci sarà. La maggioranza ha approvato compatta la programmazione della Giunta. Consapevole, tuttavia, che i pur corposi fondi Pnrr non basteranno per l’ex Mattatoio. Farne un gemello del “Freezer”, polo culturale e ostello islandese indicato da Francesco Testa del centrosinistra come il modello a cui ispirarsi, potrebbe costare anche il doppio.