Bra «apre» alla videosorveglianza partecipata

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Dopo Cuneo anche Bra apre alla videosorveglianza partecipata. Un articolo del regolamento di disciplina in quest’ambito, approvato ieri sera in veste aggiornata dal Consiglio, consente infatti ai privati di entrare a far parte della rete comunale. Questa vanta già di un’ottantina di terminali in centro e nelle frazioni. L’assessore competente, il vicesindaco Biagio Conterno (Pd) ha aggiunto, rispondendo a una sollecitazione del leghista Marco Ellena, che il Municipio provvederà a un censimento delle videocamere di palazzi, uffici, strutture produttive eccetera che eventualmente riprendano anche porzioni di territorio pubblico, per invitarle a entrare prioritariamente nel circuito. Un passo per cui i proprietari dei sistemi dovranno firmare la rinuncia a disporre dei filmati che arriveranno alle centrali operative e saranno quindi a disposizione unicamente delle Forze dell’ordine.
Un’avvertenza che serve a garantire il rispetto delle direttive europee in tema di protezione e trattamento dei dati personali. Questo l’obiettivo della revisione regolamentare deliberata all’unanimità dal Consiglio, favorevoli centrosinistra di governo e centrodestra di minoranza. Su suggerimento di uno degli esponenti di quest’ultima, Sergio Panero del Gruppo civico, il testo dell’articolo 7 è stato emendato di modo che le nuove costruzioni possano decidere, di concerto e su richiesta dell’Amministrazione civica, l’assunzione di oneri per installare sistemi di ripresa compatibili a sorvegliare ingressi e uscite sulla pubblica via.

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