BRA – «Allora tutti in castigo!»: l’iniquo provvedimento contro i maleducati dei rifiuti

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E’ buffo trovarsi alla soglia degli ottanta anni a rivivere situazioni e a riprovare sensazioni molto simili a quelle della nostra infanzia, della nostra adolescenza e della nostra giovinezza, situazioni ormai lontane nel tempo, ma vive nella nostra mente.

Io mi ricordo, per esempio, la vecchia maestra di scuola che urlando “Allora tutti in castigo!” puniva l’intera classe perché non era in grado di individuare il responsabile di una grossa marachella; mi viene in mente pure il direttore del collegio che ci consegnò una volta nel salone studio per l’intera giornata di domenica perché non riusciva a scoprire chi aveva distrutto la grossa vetrata del salone della ricreazione scagliandole contro una sedia; e infine mi rammento di quel sergente di giornata che durante il servizio militare, consegnò in caserma per tutta la settimana la nostra camerata perché non aveva individuato chi gli aveva fatto un bel “gavettone”.

In queste circostanze e in altre simili io ho sempre provato rabbia per questi comportamenti, che, tra l’altro, erano chiari segnali dell’impotenza di chi comminava le punizioni e costituivano un’iniqua distribuzione delle pene.

Qualcosa di simile sta accadendo, come si poteva prevedere, a  Bra, in questi giorni di primo avvio di un nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, perché molti di noi cittadini virtuosi, che ci preoccupiamo di contribuire nel migliore dei modi alla raccolta dei rifiuti, rischiamo di essere puniti per l’incuria e l’indisciplina di altri, che hanno deciso di non sottostare alle regole stabilite. La nostra colpa è solo o quella di abitare vicino a persone poco civili o di avere i bidoni della raccolta rifiuti collocati in posizione facilmente accessibile da parte di estranei.

E’ capitato spesso, anche in passato, di vedere automezzi arrestarsi nei pressi i bidoni disposti lungo la via e scaricarvi dentro sacchi di rifiuti e qualcosa di simile sta avvenendo anche lungo le strade che partono dalla città e si diramano verso la periferia. L’uso di lucchetti di chiusura dei bidoni, come si usa fare in alcuni paesi vicini a Bra, non potrebbe essere un’utile soluzione?

Non è possibile rafforzare la vigilanza e il controllo da parte di chi è tenuto a farlo, soprattutto in questi primi tempi di avvio del nuovo programma di raccolta rifiuti, nella speranza che il sorvegliare, accanto a una massiccia azione di educazione e di convincimento, possa portare a un deciso e duraturo miglioramento della situazione?

E non canzonateci dicendo che ci farete pagare non delle multe, ma solo dei contributi per i costi che la raccolta rifiuti non correttamente effettuata comporterà.

Comunque, se proprio queste multe o contributi dovessero essere richiesti perché non siete in grado di individuare i trasgressori, dovreste avere almeno il buon senso di spalmarli sulla totalità degli utenti del servizio.

Personalmente comunque non condivido assolutamente questa forma di maggior onere che tra l’altro contribuirebbe a incrementare ulteriormente (altro che farlo diminuire) il costo della raccolta rifiuti a carico dei cittadini.

Filippo Franciosi,

Bra

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