«Bogetti ci lascia buchi»: l’accusa dell’opposizione al sindaco a fine mandato

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«Il programma con cui ci siamo presentati agli elettori lo abbiamo portato a termine; ci sono ancora alcuni tasselli mancanti ma abbiamo lavorato affinché il mosaico possa completarsi al più presto». Così aveva scritto Claudio Bogetti a dicembre, tracciando un consuntivo di mandato nel fare per l’ultima volta da sindaco gli auguri per le festività ai concittadini. Il suo messaggio è stato ripreso la settimana scorsa in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza Cherasco Viva che ha voluto evidenziare «alcuni di quei tasselli» irrisolti. Essi rischiano di pesare come scomoda eredità sul sindaco che verrà.

Paolo Tibaldi ne ha citati tre. Uno risale in realtà al primo mandato di Bogetti, la tappa del Giro d’Italia 2013 che celebrò un arrivo a Cherasco. «Il conto di quella manifestazione – ha sostenuto Tibaldi – risulta tutt’ora in passivo per il nostro Mu­nicipio di 42.200 euro nella migliore delle ipotesi, e di 48.200 nella peggiore. Ovvero il mancato arrivo di circa 6mila euro che il comitato organizzatore s’era impegnato a versare ma ancora non l’ha fatto».

Secondo «tassello mancante»: l’Oktober Fest che a Cherasco tenne tre edizioni nel 2014, 2015 e 2016. «Solo la prima è andata in pareggio riguardo ai costi sostenuti dall’Amministrazione» – ha proseguito Tibaldi ricordando: «Stiamo tutt’ora aspettando dagli organizzatori 1.700 euro del 2016, senza contare gli straordinari dei vigili urbani per i servizi resisi necessari e anch’essi rimasti a carico del pubblico».

Terzo «buco» nel «mosaico»: il Premio Cherasco Storia 2017 che stando alla dichiarazione fatta a suo tempo in aula dal consigliere delegato alla Cultura Sergio Barbero, e riproposta in registrazione da Tibaldi, sarebbe dovuto «costare nulla». «Non è stato così – ha puntualizzato ancora l’esponente d’opposizione –: a bilancio risultano oltre 10mila euro di uscite, delle quali circa 6mila per spese non di personale».

Bogetti ha ribattuto: «Sono dati da verificare, per adesso non possiamo rispondere». E poi, su un’altra punzecchiatura di Mara Degiorgis (sempre di Cherasco Viva) sul Giro d’Italia ha ricordato: «Si è trattato di una manifestazione che ha dato lustro alla città».

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