Bandito di Bra e quei «paletti» della discordia

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«Non abbiamo niente contro la tutela dei pedoni, è ovvio, ma questi paletti che hanno messo davanti alle nostre attività impediscono alla gente di parcheggiare le macchine presso i negozi e l’ufficio postale. E’ un problema, qui siamo tutti contrariati». Così un commerciante di Bandito rivoltosi al “Corriere” dopo la pubblicazione la settimana scorsa dell’articolo che segnalava la novità dei “camminamenti protetti” nel centro di questa popolosa frazione di Bra.

I lavori sono stati concordati con il Comune. A realizzarli, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, è stata un’impresa edile locale, titolare dell’ultimo grande complesso residenziale sorto quasi all’incrocio tra via Visconti Venosta, l’asse centrale interno a Bandito, e una traversa, via Don Cremaschi.

L’assessore comunale ai Lavori Pubblici e alla Viabilità ing. Luciano Messa: «Abbiamo già fissato un incontro con i negozianti banditesi e in un sopralluogo preso visione del problema lamentato. Diciamo che la soluzione messa in atto è un compromesso, viste le preesistenze e quindi la ridotta sezione della carreggiata, per mettere in sicurezza il transito pedonale in quelle porzioni di via Venosta dove non c’è spazio per fare un vero marciapiedi rialzato. La sicurezza delle persone è una priorità che ci era stata ricordata anche dal comitato di frazione. L’accorgimento messo in atto con cura dall’immobiliare Mondavi, non ha solo suscitato critiche ma anche elogi da parte soprattutto delle mamme che accompagnano i figli a scuola e prima erano costrette, in pratica, a passare in strada. Se i commercianti saranno d’accordo, per ovviare alla penuria di parcheggi potremmo regolamentare a zona a disco quelli presenti sull’altro lato della strada, incentivando il ricambio a beneficio dei loro clienti».

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