Banco Azzoaglio in prima linea nella promozione e nello sviluppo sul territorio delle energie rinnovabili

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Simone Azzoaglio (presidente del comitato esecutivo) e Erica Azzoaglio (presidente del consiglio di amministrazione) del Banco Azzoaglio

Nei giorni scorsi il Banco Azzoaglio è diventato partner di GOCER, il Gruppo Operativo Comunità Energetiche Rinnovabili, network che sul territorio promuove e sviluppa le Comunità di Energia Rinnovabile e che ha contribuito alla realizzazione della prima CER in Italia, che fa riferimento al Comune di Magliano Alpi. L’ingresso in GOCER e l’impegno attivo nella creazione di nuove CER fanno parte del percorso della banca verso il modello di Impresa Benefit ed è parte integrante del sistema ESG cui il Banco ha dato impulso negli ultimi due anni. Banco Azzoaglio mette a disposizione un plafond dedicato appositamente alla creazione delle CER, fornendo altresì prodotti e servizi accessori che possano migliorare l’efficienza finanziaria della Comunità e dei suoi partecipanti, dalla fase progettuale fino alla fase di gestione, sul lungo periodo, dei flussi economici generati. Questa forma di aggregazione, oltre a portare benefici economici per gli appartenenti e favorire la transizione verde della nostra economia locale, è anche un modo per animare il territorio, creare attrattività in territori vallivi che tendono a spopolarsi.

Le CER sono soggetti di diritto privato a cui possono aderire persone fisiche, PMI, Pubbliche Amministrazioni, Enti, associazioni che, in rete, consumano energia rinnovabile autoprodotta. Si tratta di un modello rivoluzionario di condivisione dell’energia elettrica ed è una delle possibili risposte per trasformare il mercato delle energie verso una transizione sostenibile. La normativa che introduce in Italia le CER privilegia i Comuni con meno di 5 mila abitanti e sollecita la costituzione virtuosa di reti per razionalizzare il consumo dell’energia prodotta e la produzione di energia da fonti rinnovabili al 100%. L’energia può essere prodotta con sistemi fotovoltaici, eolici, idroelettrici. Può essere stoccata e messa a disposizione dei partecipanti della Comunità in orari coerenti con i profili di consumo. Il Banco Azzoaglio si fa protagonista di questo nuovo approccio all’energia che mette al centro cittadini e imprese che hanno grandi vantaggi comportandosi nell’ambito della Comunità come ‘Prosumer’, cioè produttori e consumatori dell’energia, oppure esclusivamente come ‘Consumatori’, senza dover modificare i propri impianti elettrici. Le agevolazioni per la CER  sono triplici: l’energia condivisa all’interno della CER riceve un incentivo ventennale erogato dal Gestore Servizi Energetici (G.S.E.) pari a 110 euro/MWh; la Comunità Energetica riceve un contributo aggiuntivo che premia la riduzione delle perdite di rete pari a circa il 9% (l’energia che resta in loco non si disperde nella trasmissione); l’energia non autoconsumata dai produttori viene da loro venduta al GSE o sul mercato libero e valorizzata al prezzo del PUN (Prezzo unico nazionale di riferimento).

In quest’ottica, un’impresa che avesse superfici disponibili potrebbe valutare non solo di installare impianti rinnovabili per ridurre le proprie bollette ma anche di entrare in una CER (eventualmente anche riprogettando l’investimento per superare i limiti della propria esigenza energetica individuale) in modo tale da condividere i kwh immessi in rete con i ‘Consumatori’  per il vantaggio di tutti. Il Banco promuove sui propri territori le CER e sollecita i soggetti pubblici e privati a entrare in rete, grazie al coordinamento di GOCER. Comuni, Scuole, aziende sanitarie, palestre, RSA, impianti sciistici, PMI con particolare riferimento a quelle produttrici sono esempi di soggetti che potrebbero ricevere un beneficio importante dall’ingresso in una Comunità di Energia Rinnovabile.

Inoltre i flussi energetici e le relative quote di decarbonizzazione ottenute dalle CER sono tracciabili, quantificati e possono essere utilizzati per rendicontazioni climatiche/ambientali da parte dei partecipanti. Le CER forniscono un dato puntuale su quanto una comunità, una valle, un comprensorio hanno attivamente contribuito al contrasto del riscaldamento globale del pianeta.

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