Bagno di folla per Fogliato candidato a sindaco. A fargli concorrenza arriva Amajou?

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A Bruna Sibille 10 anni fa avevano regalato una bicicletta: «E adesso pedala!» le dissero. A Gianni Fogliato, erede designato della prima sindaco donna di Bra giunta ormai al termine del suo secondo mandato, i sostenitori lo scorso giovedì sera hanno donato uno zaino. «Lui preferisce camminare e ha sempre da portarsi dietro faldoni di documenti» – hanno spiegato. Il candidato del centrosinistra, grande favorito alle Amministrative del prossimo maggio, l’ha accolto con un sorriso emozionato, prima di sottoporsi al “fuoco di fila” di domande che gli organizzatori della serata di presentazione all’auditorium del polifunzionale “Arpino” avevano preparato.

L’attuale assessore comunale alle Finanze ha risposto a esponenti della società civile: volontari, imprenditori, insegnanti, operai, giovani e anziani. A tutti ha ribadito la continuità di un impegno a tempo pieno e a 360 gradi per la città, per portare avanti quanto è stato fatto in questi due lustri. Proseguire nel mettersi al servizio per migliorare, mantenere, risolvere problemi con dedizione e senso del limite. Nel suo discorso niente annunci roboanti: «Non farò mai promesse che non siano accompagnate da un piano finanziario sostenibile» – ha sottolineato.

Fogliato ha citato le cinque parole-chiave di quello che spera sarà l’onore e l’onere che vorranno conferirgli gli elettori: comunità, discernimento, competenza, metterci la faccia e «l’ultima, la più bella: bene comune». Ha aggiunto: «Il programma non è ancora pronto perché nascerà dal confronto con la città e con i componenti delle varie liste» dello schieramento che lo ha scelto. Poi ha svelato ancora altre parole, quelle che compariranno sui manifesti propagandistici di “Fogliato sindaco”: Bra giusta, Bra ricca, Bra sicura. «Valori, sviluppo, efficienza, rispetto per tutti, prevenzione e coesione sociale» –ha spiegato. Ha citato Antonio Megalizzi, il giovane innamorato dell’Europa ucciso a dicembre in un attentato terroristico in Francia, e il suo riferimento politico-amministrativo: Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze.

Un discorso punteggiato dagli applausi-viatico di una platea stracolma. La campagna elettorale va a incominciare. 

Amajou valuta la candidatura,

a destra un donna “papabile”

Un concorrente scomodo per Gianni Fogliato potrebbe essere Abderrahmane Amajou? «Un gruppo di persone m’ha chiesto di candidarmi a sindaco» –risponde al “Corriere” il primo nordafricano eletto, nel 2014, in Consiglio comunale.Amajou nella scorsa tornata aveva registrato un notevole successo, in testa con 218 preferenze personali in una delle liste civiche a sostegno di Bruna Sibille, “Bra città per vivere”. Poi da questa alleanza si è affrancato comunicando circa a metà mandato che lo avrebbe proseguito come indipendente. Potrebbe essere lui un riferimen­to per i progressisti rimasti delusi da 10 anni di governo del centrosinistra braidese?Amajou: «E’ una scelta non facile quella che ho di fronte.Da un lato, temo che il mio schierarmi potrebbe finire per favorire il centrodestra.E’ vero che tante cose mi dividono da Fogliato e i suoi sostenitori, ma la sua coalizione resta pur sempre quella più vicina al mio sentire. Dall’altro lato, l’iniziativa potrebbe andare avanti anche senza di me, o almeno senza di me a guidarla.Deciderò nelle prossime settimane».

Il Movimento 5 Stelle, riferisce il suo attuale capogruppo Claudio Allasia, avrà dopodomani, mercoledì 30 gennaio, un incontro nel quale si dovrebbe affrontare anche il tema elettorale.

Nel centrodestra, oltre ai nomi già noti spunta la possibilità che il candidato a sindaco possa essere una donna: si tratterebbe di Annalisa Genta, avvocato classe 1971. Già “in quota” di questo schieramento nel Cda della finanziaria regionale Finpiemonte, Genta siede anche nel Consiglio di Ardea Energia (gruppo Egea) e presiede quello di BraEnergia, la concessionaria del teleriscaldamento braidese. «Scioglieremo la riserva entro fine settimana» – dice il capogruppo consiliare di Forza Italia Massimo Somaglia.

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