«Siamo molto soddisfatti per l’esito della serata di ieri» – scrivono in un comunicato dall’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero, che ha organizzato l’incontro sulla mobilità integrata e sostenibile nelle nostre zone. Si è svolto al Palazzo Mostre e Congressi di Alba.
Proseguono gli organizzatori: «Un centinaio di persone erano presenti in sala e parecchie decine erano collegate in streaming. C’è stata una efficace interazione tra i relatori (Cesare Cuniberto e Guido Chiesa per l’Osservatorio, Angelo Porta per Legambiente, Marco Ravina per la Fiab e Fulvio Bellora per Comis) e il pubblico in sala. Finalmente anche una parte della politica presente ha iniziato a sostenere le nostre tesi, il tunnel di Verduno al posto del viadotto previsto per completare l’autostrada Asti-Cuneo, la gratuitа della tratta Castagnito-Cherasco e ha confermato la piena adesione al tema ciclabili e ferrovia. C’и anche la disponibilitа ad un confronto sui temi e sulle proposte presentate sulla viabilitа albese. Potremmo lavorare concretamente insieme se anche la parte della polita assente accettasse il confronto».
Attaccano dall’Osservatorio: «Va rimarcata la quasi totale assenza del Comitato tecnico, della Giunta di Alba, dei sindaci del territorio interessato alle opere in costruzione, delle associazioni di categoria dei trasportatori e degli agricoltori. Ordini superiori non permettono più di esprimersi liberamente e manca il coraggio necessario per prendere le decisioni giuste».
Prosegue la nota: «Cosa chiediamo alla politica a al Comitato tecnico dell’autostrada? I risultati dello studio comparativo del lotto 2.6a (tra tunnel e tracciato esterno); il sostegno alla gratuità e l’accesso ai mezzi agricoli all’ex tangenziale di Alba; l’aggiornamento analitico del cronoprogramma del lotto 2.6b, del 2.6a e del 2.5; la certezza del ripristino delle piste ciclabili “La via del mare” e “Bar2Bar”; che venga presa in considerazione la nostra proposta per la viabilità albese, il raddoppio del ponte albertino e un nuovo percorso con la galleria di Santa Rosalia; la riattivazione delle linee ferroviarie sospese con un modello di esercizio adeguato».
Conclude: «Noi andremo avanti e faremo il necessario, vogliamo essere “il sindacato che dà voce al territorio che non può parlare. Ci rivedremo tutti nel prossimo convegno di inizio primavera».