Asti e la sparatoria al pronto soccorso: cinque i fermati dalla Polizia

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ASTI – Dopo la mezzanotte del 19 aprile 2022, venivano esplosi da alcuni soggetti colpi d’arma da fuoco nei pressi del triage del Pronto Soccorso cittadino, poi identificati grazie alle indagini condotte.

 

Il 2 marzo 2023 veniva eseguita una complessa attività di Polizia Giudiziaria da parte della Squadra Mobile di Asti, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, che portava all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP di Asti, nei confronti di 4 soggetti indiziati a vario titolo di gravi delitti commessi, anche in concorso, in relazione alla detenzione e porto illegale di armi da sparo, ricettazione di armi nonché per il reato di detenzione continuata a fine di spaccio di sostanza stupefacente.
Da allora l’attività investigativa è proseguita ed ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 4 detenuti, ed il quadro emerso si è rivelato particolarmente preoccupante facendo emergere l’intenzione ostinata di utilizzare armi per compiere azioni violente di vendetta.
Nella mattinata di ieri, a conclusione delle indagini condotte, è stata eseguita un’altra complessa attività di Polizia Giudiziaria da parte della Squadra Mobile di Asti, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, coadiuvata da personale della SISCO di Torino, del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, dalle Unità Cinofile della Polizia di Stato di Torino Caselle e della Polizia Penitenziaria di Asti, che ha portato all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP di Asti, nei confronti dei 4 soggetti in parola, uno dei quali sottoposto agli arresti domiciliari e gli altri già detenuti.
In occasione delle misure sono state svolte approfondite perquisizioni in Asti e Torino, anche presso alcuni istituti di detenzione piemontesi, disposte dal P.M. titolare delle indagini, che hanno permesso di porre in sequestro 34 grammi di cocaina, un proiettile, varia documentazione, alcuni cellulari e utenze telefoniche, nonché di trarre in arresto in flagranza un quinto soggetto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina, tradotto presso il carcere di Torino.
Corre l’obbligo di precisare che, sulle condotte degli indagati sono ancora in corso ulteriori indagini, finalizzate a completare il relativo quadro probatorio da parte l’autorità giudiziaria.
Nel rispetto della presunzione di non colpevolezza, si vuole sottolineare l’importanza dell’attività svolta, che ha permesso di consolidare gli elementi probatori già acquisiti nel corso delle investigazioni a carico degli indagati, tutti soggetti pregiudicati e comunque legati a un contesto criminoso.

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