Arrestati tre giovani indagati per i lanci di mattoni su auto in corsa avvenuti lo scorso mese di febbraio

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I Carabinieri del NOR della Compagnia di Cuneo hanno arrestato tre giovani buschesi in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa a loro carico dal GIP del Tribunale di Cuneo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, poiché ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di tentato omicidio e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle indagini svolte dai Carabinieri del NOR della Compagnia di Cuneo, coadiuvati da quelli della Stazione di Busca, a seguito di quattro diversi episodi, verificatisi nella serata del 20 febbraio 2022, concernenti il lancio di grossi mattoni di terracotta contro altrettante autovetture in transito sulla strada provinciale tra Cuneo e Busca. Nella circostanza, i veicoli colpiti riportavano danni al parabrezza e alla carrozzeria esterna e uno degli occupanti rimaneva ferito.

L’attività investigativa, svolta attraverso l’effettuazione di attività tecniche, servizi di osservazione e l’analisi di filmati di diversi sistemi di videosorveglianza, ha consentito di raccogliere a carico dei tre indagati, un 26enne di origini albanese e due 21enni italiani, indizi sulla loro partecipazione al lancio dei mattoni, avvenuto indiscriminatamente nelle circostanze di luogo e di tempo indicate, contro i veicoli incrociati mentre viaggiavano a bordo di una vettura, il tutto senza alcuna apparente motivazione.

I 3 soggetti, tutti incensurati, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

In relazione al presente procedimento penale, si tiene a precisare che le indagini sono in corso di sviluppo, potendo emergere in futuro elementi di segno contrario rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore quindi degli indagati, da presumersi innocenti sino a quando non sia pronunciata sentenza di condanna definitiva.

Tanto si comunica al fine di fornire un concreto riscontro sull’evoluzione investigativa e giudiziaria di una vicenda che ha creato oggettivo allarme sociale per la gravità dell’atto e le modalità esecutive, tanto da essere stata ampiamente riportata dagli organi di informazione. Si ritiene inoltre che la divulgazione della presente notizia possa servire da sprone per altre persone eventualmente coinvolte in episodi analoghi non ancora segnalati, a denunciarli  alle Forze di polizia.

 

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