Ancora gravi danneggiamenti vandalici all’antica cappella campestre di S. Stefano a Perno di Monforte d’Alba 

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MONFORTE D’ALBA – Com’è evidente, la vetusta sede cultuale a Perno (già antica parrocchiale del luogo sino al Cinquecento) è ancora contraddistinta dalla romanica struttura absidale del secolo XII, risparmiata dalla ristrutturazione attuata verso il 1757, che ha ridotto l’impianto plani-volumetrico della chiesa preesistente. Nel suo interno sono rimasti osservabili frammenti di affreschi del Trecento (“Sant’Ambrogio vescovo”?) e del Quattrocento (“Martirio di Santo Stefano”). L’antica cappella è vincolata ai sensi della normativa statale per i beni culturali (ex Legge n. 1089 del 1939, “Sulla tutela delle cose d’interesse artistico e storico”). In considerazione della peculiarità della collina dove sorge questa testimonianza culturale e delle visuali paesistiche dal sito in sommità, dal 2014 quest’area è inclusa in una “core zone” del territorio monfortese che è nell’ambito dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, riconosciuti dall’UNESCO quale “Patrimonio dell’umanità”.

La Sezione albese di “Italia Nostra” dal 1972 ha iniziato ad interessarsi del problematico recupero dell’antica cappella campestre (a quel tempo in rovinoso abbandono ) e del riassetto del circostante sito alberato. Nel corso dei decenni passati, con diverse contribuzioni, sono stati effettuati: lavori di consolidamento e ripristino strutturale, scavi archeologici esterni ed interni, restauro dei rimanenti affreschi e delle pitture murali (il tutto seguendo le direttive delle competenti Soprintendenze statali), nonché interventi di messa a dimora di vari alberi. Annualmente Soci volontari di “Italia Nostra”, con l’assenso della Parrocchia monfortese proprietaria del sito, svolgono operazioni di ripulitura dell’area alberata e visite guidate.

Ma, purtroppo, ancora si devono segnalare gravi danneggiamenti vandalici all’antica cappella campestre. Come già è avvenuto nell’autunno 2020, recentemente s’è constatata un’ulteriore azione di guasto esterno ed interno da parte di occasionali malintenzionati non identificati. In effetti sono da segnalare: rottura dei vetri delle  finestre nella facciata e nell’abside, forzatura della serratura della porta d’ingresso, rottura di un vaso nell’interno, danno alla panchina lignea nell’area attrezzata.

È davvero necessario che, oltre al conforme ripristino di quanto risulta rovinato, venga presentata dalla proprietà ecclesiale denuncia legale contro ignoti e venga installata, con il concorso dell’Amministrazione comunale, qualche apparecchiatura idonea a scongiurare altri atti vandalici ed a identificare (tramite video-sorveglianza) chiunque compia danneggiamenti d’ogni genere. Da parte di “Italia Nostra” è programmata nella tarda primavera, se le generali condizioni socio-sanitarie lo consentiranno, una mezza giornata di lavoro volontaristico nel sito alberato dell’antica cappella pernese.

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