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AMBIENTE E SALUTE – «No» a spargere nei campi i fanghi residui dei depuratori delle fogne

No ai fanghi di rifiuto dei depuratori nei nostri campi! No ai rischi sulle nostre tavole!

Chiediamo l’emendamento dell’articolo 41 del cosiddetto decreto Genova che pone seri rischi ambientali, per gli alimenti e la salute umana e animale. I fanghi dei depuratori delle fognature urbane anziché essere smaltiti come rifiuto, vengono sparsi sui suoli dove si pratica l’agricoltura. Lo prevede la legge italiana, basata su limitate conoscenze scientifiche risalenti a 40 anni fa.

Il “decreto Genova”, varato a seguito del crollo del ponte Morandi, conferma questo stato di cose e all’articolo 41 fissa limiti assai elevati per alcuni parametri che genericamente includono anche sostanze pericolose per la salute umana e per l’ambiente. I fanghi dei depuratori potrebbero rendere i suoli contaminati e compromettere la qualità degli alimenti, mentre controlli adeguati sono realisticamente impossibili. Tutto questo per permettere di ridurre le spese alla società che gestiscono i depuratori.

Per questo Italia Nostra chiede l’emendamento dell’articolo 41 del cosiddetto decreto Genova, che pone seri rischi ambientali per la qualità dei suoli agricoli e quindi degli alimenti e della salute umana e animale. Si sottolinea anche la possibilità di bioaccumulo nei vegetali e dell’aumento delle concentrazioni che si può produrre attraverso le catene alimentari.  Italia Nostra esprime inoltre il timore che lo smaltimento di tali rifiuti in agricoltura, alle concentrazioni consentite dal “decreto Genova” comprometta suolo e acque sotterranee al punto di produrre siti potenzialmente contaminati e rientranti nella severa normativa delle bonifiche.

Italia Nostra ritiene che, anche in considerazione del fatto che l’Unione Europea ha in revisione la propria disciplina in materia, in questi casi estremamente delicati vadano applicati i principi di prevenzione e precauzione. Italia Nostra è favorevole al compostaggio e impiego in agricoltura dei soli fanghi di origine controllata e sicura, come quelli derivanti dall’industria degli alimenti, nell’ottica di strategie di economia circolare.

Per bloccare lo smaltimento sul suolo agricolo di questi fanghi pericolosi c’è bisogno del sostegno di tutti: leggi, firma e condividi la petizione sul sito internet di Italia Nostra.

La Segreteria della Sezione albese

di Italia Nostra

Redazione Corriere

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