All’ospedale Ferrero di Verduno non solo clinica, ma anche ricerca

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Il nuovo presidio ospedaliero “Michele e Pietro Ferrero” a Verduno offre possibilità di sviluppo di progetti di ricerca clinica, progetti che l’ASL ha intenzione di promuovere parallelamente al reperimento di risorse umane e strumentali. Al “Ferrero”, quindi, non solo Clinica di eccellenza, ma anche ricerca, grazie al lavoro dei professionisti dell’ASL (dipendenti e consulenti) e al supporto della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus.

Allo scopo di sostenere i progetti di ricerca, la Fondazione ha, infatti, istituito un fondo che ne permetterà la pubblicazione scientifica, al fine di promuovere il Presidio “Michele e Pietro Ferrero” a Verduno quale centro di ricerca clinica, oltre che come presidio di eccellenza nel campo assistenziale.

“Sostenere la ricerca scientifica significa garantire un futuro d’innovazione, di crescita e di benessere al territorio, partendo dai giovani – dichiara Bruno Ceretto, Presidente della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus -, un’esigenza che, in questo momento, è più forte che mai. Una responsabilità che coinvolge ognuno di noi. La Fondazione ha accolto con piacere la richiesta di costituire un fondo per sostenere la ricerca clinica nei reparti”.

“La ricerca costituisce una delle principali risorse che consentono ad un ospedale di rimanere competitivo – sostiene il Direttore Generale dell’ASL CN 2, Massimo Veglio – divenendo attrattivo per le giovani leve nel campo sanitario, e non solo; oltre a permettere alla nuova struttura ospedaliera di entrare in circuiti internazionali universitari e ospedalieri che ne qualificano l’operato e ne arricchiscono l’immagine”.

Diverse le tematiche di interesse e studio che coinvolgono l’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero”, che saranno oggetto di approfondimenti nel campo della ricerca. In particolare, è sempre più prolifico l’ambito dell’Anestesia-Rianimazione e dell’Emergenza-Urgenza, grazie all’impegno dello staff medico diretto dal Dott. Enrico Ravera: “Il Ferrero è un Ospedale giovane ed importante – conferma Ravera – che ha investito molto sulla formazione dei nuovi medici, finanziando anche le borse di specializzazione”.

Negli ultimi mesi, la rivista scientifica internazionale Recent Reviews on Clinical Trials, con sede a Dubai, ha scelto il Dott. Christian Zanza (anestesista rianimatore e medico di emergenza ed urgenza dell’ASL CN2 e referente scientifico del Dipartimento di Emergenza) come coordinatore del numero speciale sulla “Neuro-Critical Care” (Cure Intensive nelle patologie neurologiche acute e gravi).

Grazie al Dott. Zanza e al lavoro della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ASL CN 2 sono state strette collaborazioni con strutture nazionali ed internazionali quali l’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, la Keck Medical School di Los Angeles, e l’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’University Of Southern California. Negli ultimi 20 mesi sono stati preparati 25 articoli scientifici inviati a riviste mediche internazionali (17 già pubblicati e 8 in corso di valutazione).

Vi è, inoltre, un progetto di ricerca nascente che si concentra sulla nutrizione clinica nei pazienti critici – progetto sviluppato insieme all’Università di Genova\Policlinico San Martino nelle persone della Professoressa Pisciotta, Direttore della Scuola di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione, e della Dottoressa Longhitano, anestesista e dietologa che collabora con il Dipartimento di Emergenza Urgenza presso il Presidio “Michele e Pietro Ferrero”.

La stessa Dr.ssa Longhitano è stata recentemente proposta come una delle candidate al “Neuro-Intensive Care Research Committee” dell’ESICM (la Società Europea di Rianimazione): questo determinerà un’ulteriore possibilità di nuovi contatti e sviluppi scientifici internazionali nel campo della Rianimazione. È un messaggio forte: l’ASL CN 2, con l’Ospedale Ferrero, grazie al supporto della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus, è pronta ad entrare nello scenario della ricerca nazionale ed internazionale.

 

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