Allarmi in etichetta: per 84% dei consumatori il vino fa bene alla salute

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Per l’84% degli italiani un consumo moderato di vino fa bene alla salute. È quanto emerge dall’indagine di Coldiretti e Centro studi Divulga presentata al Vinitaly che chiude oggi a Verona.

Quasi un italiano su tre (32%) ritiene che con scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette si ridurrebbe il consumo di vino che è ritenuto da ben il 46% l’espressione della cultura nazionale e dei territori, secondo l’indagine Coldiretti/Centro Studi Divulga. Una risposta al via libera dell’UE alle etichette allarmistiche sul vino richiesto dall’Irlanda che potrà adottare sulle bottiglie avvertenze terroristiche come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. Il tutto nonostante – rileva Coldiretti Cuneo – i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati UE, che considerano la misura una barriera al mercato interno.

 

“Le nuove politiche rischiano di colpire ingiustamente il prodotto simbolo del Made in Italy che è il più presente sulle tavole estere. È del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita ‘lento’, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Il giusto impegno delle Istituzioni per tutelare la salute dei cittadini – sottolinea il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – non può tradursi in decisioni semplicistiche che finiscono per criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. Una minaccia che mette in pericolo un comparto di tradizione millenaria con un impatto devastante sull’economia, sull’occupazione e sul turismo delle nostre colline”.

Secondo l’indagine Coldiretti/Centro Studi Divulga, il più gettonato è il vino rosso, preferito dal 48% dei consumatori, superando il bianco (31%) e gli spumanti (12%), mentre il rosé viene indicato da un 8%. La compagnia privilegiata di consumo del vino è la famiglia, secondo oltre la metà (51%) degli intervistati, mentre un altro 29% lo beve assieme agli amici; c’è poi un 13% che predilige il vino quando è assieme al partner, solo un 6% lo beve da solo. Le mura domestiche risultano dunque il luogo privilegiato di consumo, seguite da ristorante ed enoteche e bar.

Al momento dell’acquisto la prima caratteristica che viene presa in considerazione è il territorio di produzione, saldamente davanti al prezzo e al marchio, ma c’è anche chi guarda alla gradazione alcolica e alla certificazione biologica, secondo Coldiretti/Centro studi Divulga. Non sorprende dunque che la metà esatta dei consumatori (50%) – conclude Coldiretti Cuneo – preferisca consumare vino della propria Regione, rispetto a un 26% che lo sceglie di altre Regioni italiane e a un 23% per il quale la provenienza è indifferente. Praticamente nessuno sceglie prodotti stranieri.

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