Alla scoperta dei luoghi albesi della cultura d’impresa: tutte le domeniche fino al 5 dicembre

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Non solo enogastronomia d’eccellenza, ma ci sarà anche la possibilità di andare alla scoperta dei luoghi simbolo della cultura d’impresa albese nei weekend della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. Il grande evento in corso di svolgimento ad Alba si intreccia con l’iniziativa “Sulle strade della cultura d’impresa albese”, voluta da Confindustria Cuneo nell’ambito degli appuntamenti della rassegna Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021.

Inaugurato lo scorso giugno, l’itinerario è stato proposto al pubblico ogni prima domenica del mese, riscuotendo sempre un ottimo successo. In concomitanza con la Fiera del Tartufo Bianco, gli organizzatori hanno deciso di ampliare l’offerta, estendendola a tutte le domeniche, fino al 5 dicembre, dando così la possibilità ai numerosi turisti che giungeranno nel territorio albese da tutta Italia e dall’estero per visitare la rassegna internazionale, di conoscere anche un’altra città, diversa da come la percepiamo oggi. Attraverso il percorso “Sulle strade della cultura d’impresa albese”, si potrà andare alla scoperta dei luoghi dove le grandi industrie albesi hanno avuto origine e dei siti di archeologia industriale di cui Alba è ricca. Luoghi nascosti e segreti, che raccontano di una città e di una società ormai passate, che hanno posto le basi per far nascere la cultura d’impresa. L’itinerario, che si sviluppa nel centro storico di Alba, ripercorre memorie e storie degli imprenditori e dei tanti operai che in quei posti hanno lavorato nel corso dei decenni, creando le condizioni per lo sviluppo industriale, turistico e commerciale della città: i Ferrero, i Miroglio; Don Giacomo Alberione, beato, editore, “industriale”, fondatore della congregazione della Famiglia Paolina e della casa editrice Edizioni San Paolo con i suoi infiniti prodotti editoriali come Famiglia Cristiana, Il Giornalino, Jesus; Giacomo Morra, che fece del suo Hotel Savona il centro mondiale di consumo e promozione del Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco d’Alba. Ed ancora Pio Cesare, fondatore della cantina rimasta ancora oggi all’interno del centro di Alba; Egea, erede delle prime imprese albesi di produzione elettrica, la cui azienda nacque negli anni Cinquanta nei pressi della stazione ferroviaria. E poi i luoghi, di assoluto fascino, che hanno ospitato le sedi delle proto-industrie di fine Ottocento, i cui muri racchiudono tante storie di lavoratori, imprenditori e clienti.

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