Alcuni ragazzi del Circolo Acli San Cassiano di Alba in udienza da Papa Francesco

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ALBA – Il 7 settembre è stata una giornata indimenticabile per tre ragazzi del progetto San Cassiano che hanno avuto l’opportunità di partecipare all’udienza generale con Papa Francesco in Vaticano con, a seguire, una benedizione privata. Giorgia, Rossella e Paolo sono i protagonisti dell’avventura che sono stati accompagnati da Marco Villano, progettista e referente del progetto; Lorenzo Cane e Sara Devecchi, che hanno assunto la gestione operativa; Claudio Alberto, presidente del Cooperativa Operatori Sociali, mentre per la parte mediatica è stata seguita dalla giornalista Francesca Pinaffo di Gazzetta d’Alba.

Terminata l’udienza, introdotti dal vescovo di Alba, Mons. Marco Brunetti, che ha seguito con loro l’intero viaggio, si sono avvicinati al Santo Padre ricevendone la benedizione. È stata l’occasione per presentargli la realtà dell’osteria “MagnaNeta” nata all’interno del circolo sportivo San Cassiano e della comunità alloggio “Alberto Abrate”, presso la quale vivono Giorgia e Rossella. Al Papa è stata consegnata una cartellina con la presentazione del progetto San Cassiano e una lettera scritta e firmata da tutti i ragazzi della comunità, insieme a una loro creazione artistica. Come sempre, sentito il nome di Alba, Bergoglio ha cambiato espressione e ha manifestato il suo apprezzamento per i prodotti del territorio, in memoria delle sue origini piemontesi.

L’esperienza è frutto di una rete tra differenti realtà territoriali che hanno profuso il loro impegno per far sì che il tutto si realizzasse. La cooperativa, la Diocesi, Don Renato Chiera e molti altri hanno permesso di incontrare Papa Francesco e consegnargli la cartellina.

Dice il presidente del Circolo, Lorenzo Cane: “I ragazzi da giorni non fanno altro che parlare della loro esperienza a Roma. Sono entusiasti e siamo convinti che questa esperienza sia per loro davvero indimenticabile. Ringraziamo davvero tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’avventura che ha visto crescere non solo i ragazzi ma tutti noi”.

 

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