Alcol in eccesso: confermati arresti per l’incidente-strage a Monforte d’Alba

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I soccorsi alle vittime subito dopo l'investimento in una foto scattata da Silvia Muratore
L’udienza di convalida svoltasi ieri in Tribunale ad Asti ha confermato il fermo già disposto dai carabinieri subito dopo i fatti per Eraldo Dotto, 42 anni, autotrasportatore residente a Carrù. Il gip Francesca Di Naro ha disposto i domiciliari, l’accusa è omicidio stradale e lesioni gravi. Dotto era al volante del suv Mercedes che nel pomeriggio di venerdì 25 settembre a Monforte d’Alba ha travolto 5 pedoni uccidendo una donna, F. G., 66 anni, di Torino. I risultati delle analisi del sangue prelevato a Dotto hanno rivelato la presenza di alcol oltre i limiti consentiti dalla legge per mettersi al volante. Per il pubblico ministero Giorgio Nicola non ci sono gli estremi per procedere per direttissima, proseguono le indagini sulla dinamica dell’accaduto. L’avvocato difensore è il milanese Alessandro Viglione.
Secondo il racconto di testimoni, l’uomo che a quanto pare era diretto in un’officina di moto in paese sarebbe entrato in piazza Umberto I, costeggiata dalla provinciale che attraversa il centro basso del paese, a velocità elevata. Forse stava parlando al telefono cellulare e avrebbe risposto sprezzante al gesto di chi dal marciapiedi gli aveva chiesto di rallentare. D’improvviso l’auto ha sbandato, è andata a sbattere contro la recinzione e i vasi di fiori del dehors di un locale, poi è rimbalzata dalla parte opposta falciando un gruppo di turisti. La signora torinese è stata sbalzata di diversi metri ed è morta sul colpo; il marito 76enne che era accanto a lei è stato ricoverato in gravi condizioni insieme a una coppia di cittadini tedeschi e a un belga, tutti sulla sessantina. 
Iera sera in apertura di Consiglio comunale a Monforte è stato osservato un minuto di silenzio per la tragedia.

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