Alba, Bergamo e Parma insieme per un cooking show di eccellenza durante la 91ª Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 

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L’assessore al Turismo e alle Città Creative UNESCO Emanuele Bolla, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’assessore al Turismo e Cultura di Parma Cristiano Casa hanno accolto nella cucina dei “creative moments” della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba gli chef Enrico Crippa, la famiglia Cerea e Andrea Nizzi per un cooking show improntato sulla qualità dell’offerta italiana del cibo e del vino.

L’evento si è inserito nel calendario della 91ª Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Città di Alba, l’Ente Fiera e l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero nell’ambito del progetto legato alle Città Creative che ha fatto incontrare realtà gastronomiche da Giappone, Turchia, Ecuador, Norvegia, Brasile e Stati Uniti sotto il segno del tartufo bianco d’Alba.

La giornata rappresenta un tassello del progetto di collaborazione tra le città di Alba, Bergamo e Parma formalizzato con la costituzione del Distretto Italiano della Gastronomia UNESCO costituito nel mese di ottobre.

Uniche tre città italiane insignite del riconoscimento che premia la creatività culinaria, sono entrate nella rete UNESCO prima Parma nel 2015, poi Alba nel 2017 e, infine, Bergamo nel 2019. Il network delle Creative Cities è strutturato in aree tematiche, non solo Gastronomia, ma anche Letteratura, Design, Media Arts, Musica, Arti e Artigianato, Film.

L’assessore al turismo e città creative UNESCO Emanuele Bolla, commenta: “Un grande momento di celebrazione della gastronomia italiana, reso possibile grazie alla collaborazione tra città e chef di eccellenza. Siamo davvero onorati di aver potuto presentare questa offerta di distretto, che mette insieme il meglio del cibo e del vino delle nostre straordinarie comunità”.

La famiglia Cerea è ufficialmente ambasciatore di Bergamo Città Creativa UNESCO: tra gli chef più apprezzati del nostro Paese, noto in tutto il mondo per la sua maestria nel trattare e trasformare il cibo, rappresenta il nostro territorio nell’esperienza e nell’alleanza Alba-Bergamo-Parma, il grande distretto enogastronomico italiano delle città creative patrimonio dell’umanità. Il suo percorso insieme a noi parte dalla Fiera del Tartufo di Alba: Bergamo è infatti protagonista di uno dei momenti di creatività della manifestazione. Si consolida il rapporto tra le nostre città e i nostri territori e cominciamo a costruire la nostra esperienza comune di valorizzazione e di promozione, dei nostri prodotti, dei nostri territori, della nostra cultura gastronomica e del nostro saper fare: un obiettivo, questo, che è decisivo per lo sviluppo dei territori interni delle nostre province” aggiunge il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

È stato un onore e un orgoglio vivere questo momento con questi chef ambasciatori delle nostre tre città. Lavorare insieme, come stiamo facendo, è un esempio di come l’amicizia tra città possa portare a grandi risultati in termini di promozione e crescita per i nostri territori, per i nostri operatori e alla fine per il nostro straordinario paese” spiega il l’assessore di Parma Cristiano Casa.

Accogliere in Fiera così tante città creative del mondo e oggi il distretto italiano ci inorgoglisce molto – spiega la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allenae dimostra che questo evento rappresenta uno dei più importanti momenti gastronomici a livello nazionale e internazionale. Insieme alla Città di Alba abbiamo aperto una finestra sul mondo che ha consentito di osservare paesi e città anche molto lontane con un’offerta legata al cibo di alto livello”.

Enrico Crippa (chef tre stelle Michelin di Alba) ha proposto “La terra: crema di patate, lapsang souchong”.

Andrea Nizzi (presidente del Parma Quality Restaurant) ha presentato “Forza Quattro”, cappelletti di 4 colori, con 4 ripieni e a 4 mani su salsa di parmigiano reggiano e polvere di prosciutto.

La Famiglia Cerea (tre stelle Michelin di Bergamo) ha preparato “Rivisitazione della crespella con fonduta al branzi”.

 

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