Al “Fondaco” un libro su arte e dialetto piemontese

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Alla galleria d’arte “Il Fondaco” di Bra è stato presentato il nuovo libro di Giovanni Tesio “Piture parolà. Arte in poesia ”(Interlinea editore). Introdotto da Silvana Peira, infaticabile animatrice de “Il Fondaco”, e dall’assessore comunale alla Cultura Fabio Bailo, Giovanni Tesio ha preso per mano il pubblico illustrando il senso del suo lavoro. Quest’ultimo si segnala all’interno della sua vasta produzione perché l’autore vi coniuga, come evidente fin dal titolo, due radicate passioni, quella per l’arte e quella per il piemontese, che spesso ha scandagliato individualmente e che qui, per la prima volta, si danno la mano, sostenendosi l’un l’altra.

Il volume raccoglie cento sonetti in lingua piemontese che sintetizzano emozioni e pensieri di Tesio soffermatosi di fronte ad altrettante opere d’arte che, partendo dalla classicità, arrivano al contemporaneo con alcune creazioni di artisti che hanno preso parte alla presentazione del libro. Nel corso dell’iniziativa l’autore ha prestato la voce ai versi che ha redatto con il suo piemontese – «quello di Pancalieri, che ha qualche affinità con il dialetto saluzzese», ha precisato – mentre Marta Adami ha provveduto a leggere la traduzione in italiano che correda ogni sonetto.

Giovanni Tesio, ordinario di Letteratura italiana e fin dalla più tenera età affetto da quella particolare, benigna patologia che è stata definita «febbre dei libri», cioè una smodata passione per la scrittura e la lettura, è volto familiare ai braidesi avendo partecipato in città a convegni e presentato opere altrui e proprie, a partire da quella appassionata esortazione alla lettura che è “I più amati” e dal singolare sillabario “Parole essenziali”, volumi editi sempre da Interlinea.

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