Al Fondaco di Bra una mostra organica che coinvolge tre artisti

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Si chiama “Mutamenti” la nuova proposta del Fondaco di Bra, che vedrà coinvolti Astrid Fremin, Lucio Maria Morra e Giorgio Racca. L’esposizione coniuga le opere di 3 artisti attorno ad un unico tema condiviso: I King (si legge I Ching), comunemente conosciuto come Il libro dei mutamenti. Il volume è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin da prima della nascita dell’impero cinese, un insieme di testi sapienziali e divinatori. Rappresenta il fondamento del pensiero cinese, radice comune dei due rami della filosofia cinese. È un sistema che precorre la numerazione binaria comunemente utilizzata oggi dal computer, nonché i principi del calcolo combinatorio, e, come concetto, ha costituito un contributo chiave per definire nella psicologia moderna Junghiana il principio di “sincronicità” L’I Ching è davvero il punto di congiunzione tra saggezza e poesia, dove tutto ruota intorno all’uomo e alla natura. Il mutamento di cui si parla, indica sia un mutamento improvviso e imprevedibile, uno sconvolgimento, ma anche la mobilità mentale che consente di far fronte a questo mutamento, restando in armonia con le leggi dell’universo. L’impostazione della mostra non sarà quella di una collettiva né di una tripersonale, bensì di una esposizione organica e unitaria incentrata sul tema, in cui le opere dei 3 artisti si fondono in un allestimento senza soluzione di continuità Astrid Fremin scultrice presenterà 6 recenti sculture in pietra e raku di marcata ispirazione taoista, associate ognuna, per energia rappresentativa, ad un esagramma del Libro dei mutamenti. Giorgio Racca fotografo presenterà 8 opere fotografiche (composizioni a loro volta di 9 foto ognuna) a rappresentare gli 8 trigrammi fondamentali. Lucio Maria Morra pittore presenterà una selezione di quadri (acrilico su tela) dalla serie di 64 opere integralmente dedicata al Libro dei mutamenti. Per Lucio Maria Morra, la scelta di questo tema è legata al profondo interesse dell’autore per il pensiero orientale, in generale, e per questo testo, in particolare, che studia e consulta costantemente da oltre 40 anni. La mostra è allestita fino al 12 marzo presso la sede del Fondaco in via Cuneo, 18 a Bra. Gli orari per le visite: giovedì, venerdì, sabato dalle 16 alle 19. Al di fuori di questi orari è possibile prenotare al numero 339/78.89.565.

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