Abet accusa: «Notizie infondate sulla vertenza occupazionale in atto»

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Riceviamo da Ettore Bandieri 

e volentieri pubblichiamo. 

La continua diffusione di notizie incomplete se non addirittura infondate non aiuta di certo, in questo momento, a capire e a gestire al meglio la vertenza occupazionale in atto presso la Abet Laminati di Bra dopo l’apertura da parte dell’Azienda, ormai da 15 giorni, di una procedura di mobilità per 112 Lavoratori.

Ancora ieri, sul sito on line de “il Corriere – Settimanale di Alba Bra Langhe e Roero”,  sono state pubblicate notizie che l’Azienda si vede costretta, suo malgrado, a dover prontamente correggere e smentire.

  • Prima di tutto, sulla figura e sul passato professionale del nuovo Amministratore Delegato dell’Azienda e sul suo paventato “coinvolgimento in un’indagine per bancarotta fraudolenta” all’epoca della sua attività in Mercatone Uno. Una corretta e responsabile informazione avrebbe richiesto, quanto meno, una attenta verifica delle voci che sarebbero state fatte circolare davanti ai cancelli dell’Azienda il giorno dello sciopero del 31 gennaio. Tale verifica avrebbe portato chi di dovere ad accertare che la posizione dell’Ing. Ettore Bandieri in merito alla vicenda Mercatone Uno è stata definitivamente chiarita – nel senso della sua estraneità ai fatti – prima dalla Procura della Repubblica di Bologna con richiesta di archiviazione del 5/3/18 e poi dallo stesso Tribunale di Bologna che, in data 20/3/18, nel decretare l’archiviazione di ogni procedimento a carico dell’Ing. Bandieri, ha rilevato come, in tale vicenda, “egli abbia” in realtà “operato ai fini della salvaguardia del patrimonio aziendale”. Sul punto, l’Ing. Bandieri si è riservato di tutelare la sua immagine e la sua professionalità nelle sedi più opportune.
  • Per quanto riguarda, invece, il merito della vertenza occupazionale della Abet, in data 1/2/19 è stato illustrato alle Rappresentanze Sindacali dei Lavoratori il nuovo Piano Industriale dell’Azienda, un “piano di rilancio”, come ribadito dall’Amministratore Delegato, diretto ad affrontare e superare le difficoltà del momento, proprio per garantire alla Abet ed alla stragrande maggioranza dei suoi Lavoratori – ed all’indotto – una presenza e lavoro sul territorio, come ha sempre fatto nel corso della sua storia e sino ad oggi.
  • Investimenti e taglio dei costi improduttivi e degli sprechi sono le “linee guida” del nuovo piano di rilancio, con scelte che ogni azienda responsabile che voglia garantirsi un futuro è chiamata inevitabilmente a fare in ogni momento.
  • Tutta Bra e tutti i diversi interlocutori dell’Azienda ai più vari livelli dovrebbero forse riservare molta più attenzione e sostegno ad una realtà imprenditoriale che ancora si batte per stare sul mercato e sul territorio, per garantire lavoro anche in futuro, pur consapevole della delicatezza del momento e dell’impatto che possono avere alcune scelte impegnative ma necessarie.
  • Saper competere in un contesto internazionale sempre più complesso è quanto viene richiesto oggi alla “nuova dirigenza” dell’Azienda, lavoro per il quale non è più solo sufficiente “sapere di Bra e conoscere la storia della Abet” ma è altrettanto importante e necessario sapere dove andare nel mondo ed in un mercato globale, con la chiarezza di cosa fare per il futuro.
  • Sulla base di queste importanti premesse è proseguito oggi in azienda il confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori per affrontare la vertenza occupazionale in atto, con l’Azienda che ha ulteriormente delineato ed illustrato al tavolo quelle che potrebbero essere le soluzioni con le quali si potrebbe ridurre a meno della metà la perdita di posti di lavoro, soluzioni che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti nel prosieguo del confronto.
  • Questo rimane lo spirito con cui l’Azienda intende continuare il confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori nelle date già previste del 14 e del 20 febbraio.

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