A Torino nasce il Piemonte Open Intesa San Paolo

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Dal 14 al 20 maggio Torino ospiterà il “Piemonte Open Intesa San Paolo”, un evento premium della categoria Challenger 175, un tipo di torneo definito “Super Challenger” che si interpone tra i Challenger tradizionali e i tornei ATP 250, ovvero quelli di categoria più bassa del circuito ATP. A pochi passi dal Pala Alpitour che nelle ultime due stagioni ha ospitato le Nitto ATP Finals di fine anno, e sui campi del Circolo della Stampa Sporting dove sono stati allestiti anche due campi di allenamento delle Finals e dove i giocatori hanno il loro quartier generale proprio durante le finali, ci sarà questo evento che però non si giocherà sui campi veloci indoor delle Nitto ATP Finals, bensì su quelli adiacenti in terra rossa.

Il Piemonte Open Intesa San Paolo, che troverà spazio anche tra i pronostici tennis sugli eventi del momento di Sportytrader, è stato inserito in un momento particolare del calendario visto che si sovrapporrà agli Internazionali BNL d’Italia che si giocheranno al Foro Italico dal 10 al 21 maggio. Una scelta ponderata perché all’ombra della Mole arriveranno molti di quei giocatori che usciranno nei primi due turni degli Internazionali che da quest’anno sono stati ampliati da 64 a 96 giocatori. Lo scenario, come detto, è quello intriso di storia del Circolo della Stampa Sporting che nel 1961 ospitò un’edizione degli Internazionali d’Italia vinti in finale da Nicola Pietrangeli sull’australiano Rod Laver e che tra il 1948 e il 1973 sul suo campo “Stadio” ha visto la disputa di sei sfide di Coppa Davis. Senza dimenticare la finale della Federation Cup 1966 vinta dagli Stati Uniti di Billie Jean King sull’allora Germania Ovest. In passato quei campi furono anche teatro di alcune edizioni dei Campionati Italiani Assoluti, l’ultimo dei quali nel 1985, e di un torneo internazionale maschile che dal 2002 al 2006 ebbe un montepremi di 25mila dollari prima di essere portato a 100mila tra il 2007 e il 2011.

Come detto, i Challenger 175 sono un evento di nuova generazione. Ma esattamente di cosa si tratta? Sono cosiddetti eventi “premium” che si giocheranno in tre sole settimane e che si chiamano così perché al vincitore assegneranno 175 punti ATP. Nel 2022 l’Associazione dei tennisti professionisti ha riformato il circuito Challenger aumentando il numero degli eventi per dare sempre più possibilità ai giocatori di crescere e di poter vivere grazie al tennis, cosa ad oggi molto difficile se non si è tra i primi 300 tennisti al mondo. I tornei Challenger sono stati portati dai 182 del 2022 ai 195 del 2023 per un ammontare di 21,1 milioni di dollari di montepremi (contro i 13,2 del 2022). Un incremento importante del 60%. Oggi i tornei Challenger si suddividono in cinque categorie con montepremi e numero di punti a crescere: Challenger 50, Challenger 75, Challenger 100, Challenger 125 e, appunto, Challenger 175.

Oltre al Piemonte Open Intesa San Paolo di Torino, sono entrati nella categoria dei Challenger 175 anche l’Arizona Tennis Classic che si gioca questa settimana a Phoenix, negli Stati Uniti, e che da sempre fa da trait d’union tra i Masters 1000 di Indian Wells e Miami, il Cagliari Open, l’Open Aix Provence Crédit Agricole e il Challenger di Bordeaux. Questi sono solo i primi di una serie di tornei “premium” che verranno implementati anche nella seconda parte di stagione visto che al momento il calendario Challenger pubblicato dall’ATP comprende eventi solo fino alla fine del mese di giugno.

 

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