A Santo Stefano Roero si è insediato il nuovo Consiglio comunale

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Vada come vada, inizia una nuova era amministrativa, a Santo Stefano Roero: dopo un anno di commissariamento, e anni controversi entro i quali “ballano” gli incastri dell’Operazione Feudo condotta dalla Guardia di Finanza di Cuneo attorno all’operato di chi governò il paese per tre mandati consecutivi. Il paese della “torre che non c’è più” continua a non avere la torre, certo: nonostante gli annunci ripetuti nel tempo dall’allora detentore della fascia tricolore, e fatti rimbalzare in aria e sulla carta da certi colleghi della cronaca locale. Ma ha un sindaco: Giuseppina Facco, che si insedierà stasera – lunedì 18 ottobre, ore 20.30, eccezionalmente presso la chiesa di San Bernardino: fatta restaurare, ironia della sorte, dal già tri-sindaco Renato Maiolo – per effettuare il giuramento sulla Costituzione Italiana e formalizzare così il suo nuovo ruolo. Non succederà più che si voterà questo atto ufficiale, come accadde invece nella primavera del 2019: quando, in una tempestosa seduta consiliare, gli incalzi dell’allora opposizione (condotta, ora come allora, da Mario Bertero) mandarono nel pallone il servizio di segreteria, portando ad un’approvazione per alzata di mano di ciò che dovrebbe essere una sola presa d’atto. Così per il giuramento in sé, così come per la designazione della nuova Giunta e del presidente del Consiglio comunale: argomenti che saranno all’ordine del giorno così come la designazione dei capigruppo consiliari, la presentazione del programma amministrativo di un mandato che sarà comunque delicatissimo -su tutto, pesa lo stato di dissesto finanziario dell’ente- e la votazione delle commissioni consiliari per l’agricoltura, per la nomina dei giudici popolari e per il servizio elettorale. Si riparte, dunque: in un paese in cui poco più della metà degli aventi diritto è andata alle urne. Alla ricerca della normalità.

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