A Montaldo Roero una notte dedicata alle fate, alle streghe e ai folletti

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Il giardino secco e la pergola

Un evento unico nel suo genere, probabilmente un valore aggiunto per una Sinistra Tanaro che può e deve crearsi un suo ruolo attraverso il determinante connubio tra ambiente, spettacolo e inventiva pura. Torna così a Montaldo Roero il “Bosco Fatato”: peculiare kermesse ideata dall’associazione “Fate gli gnomi”, ma soprattutto grazie al genio di Fiorenza Adriano. L’e­vento avrà luogo nelle sere di sabato 6 e domenica 7 agosto, ogni volta dalle 20.30 a mezzanotte. Come spiega la stessa coordinatrice e “madre” della manifestazione, che ringrazia altresì i volontari che si sono messi a disposizione per la buona riuscita della due-giorni: «In un antico castagneto a ridosso del capoluogo saranno offerte ai visitatori due serate nella magia di una natura incontaminata, sotto alberi secolari, in compagnia dei personaggi delle fiabe. Ci saranno fate, maghi e streghe, nella scenografia delle opere realizzate dai soci dell’associazione». Cosa accadrà? Molto, moltissimo: ci sarà la possibilità di divertirsi, di sognare e di immaginare entrando nella casa fatata, salendo sulla zucca di Cenerentola, tentando il tiro con l’arco, scrivendo una lettera alle fate del bosco, o indossando i costumi da fate e folletti. Il tutto, in un allestimento interamente autoprodotto: e animato dai giovani attori della “Compagnia dei Germogli” e i “Musicant d’Alba”, e da tutti coloro che -e gli interpreti, basti pensare ai ragazzi della compagnia “Der Roche”, qui non mancano – vorranno dare una mano ad arricchire ancora di più le serate. Del resto, è la stessa Adriano che traccia le coordinate dell’evento: «Non è niente di strombazzante, altisonante, competitivo, super sponsorizzato. Si tratta di una cosa semplice. Ha alle spalle un lavoro immenso di anni, ma è una cosa semplice. Come quando i castagni allargano i rami carichi di foglie, le fate fanno piccoli scherzi, i bambini prendono due sedie e giocano a fare teatro, i genitori stanchi si siedono e ridono e nella notte pulsano piccole luci che rendono misterioso e confortante il sentiero. Il “Bosco Fatato” è famiglia. Sentitevi a casa, mettetevi comodi o collaborate, noi siamo quelli di “Fate Gli Gnomi”, siamo piccoli e siamo pochi, ma crediamo così tanto nella bellezza eterna e unica del Roero, nelle sue potenzialità umane e artistiche, che abbiamo il coraggio di esserci e di aspettarvi a braccia aperte». Consigliate calzature comode e una torcia per meglio affrontare il percorso in notturna: sarà presente anche un punto di ristoro curato dalla Pro Loco.

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