A Govone è tempo di “Tulipani a corte”

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GOVONE – Sono 23, ora, le edizioni della manifestazione “Tulipani a Corte”: fissata quest’anno per domenica 26 marzo, nell’ormai canonica cornice del Castello Reale di Govone ospiterà la 23ª edizione della manifestazione “Tulipani a Corte”, in un evento ideato per valorizzare la splendida fioritura dei tulipani selvatici. Si tratta di un vero e proprio omaggio alla varietà spontanea della cosiddetta “Tulipa oculus solis praecox Ten”, da tempo in via di estinzione ma protetta da una legge regionale.

 

Forse sarebbe già da tempo sparita: senonché, proprio nel parco storico del maniero sabaudo, questo fiore ha trovato il suo habitat ideale nel parco storico. Porta un nome altisonante, e poetico allo stesso tempo: “Occhio di sole”, denominazione scelta a cavallo tra il ‘700 e l’800 dal grande botanico Jean Florimont Boudon de Saint-Amans e confermata anche dal collega Alphonse Louis De Candolle, per poi sublimarsi nelle illustrazioni del pittore Jean Paul Redouté nell’opera “Les Liliacées”. Suggestioni d’Oltralpe, e radici “esotiche”, per ciò che nasce da un bulbo dalla cadenza quasi mistica: originario del lontano Oriente, considerato un portafortuna dalle onde turche che lo chiamarono “tulban” o “turban” – un po’ come il loro tipico copricapo – con i secoli esso ha trovato in Europa la propria nuova casa, se si pensa ad esempio alle eccellenti versioni olandesi, al punto che i Paesi Bassi ne hanno fatto il loro simbolo. dalle orde turche, forse perché i suoi petali ricordavano le pieghe del loro caratteristico copricapo, conquistò a poco a poco l’intero Occidente, insediandosi specialmente in Olanda. Le ragioni di quel passaggio dai mari dell’Est del Mondo al cuore del Vecchio Continente?

Presto detto: pare che già a partire dal 1560 uno dei maggiori botanici del tempo, Charles d’Ecluse, già cominciasse a diffondere tali fiori, sbocciati casualmente nell’orto di un mercante di Anversa che li aveva ricevuti in regalo da Istanbul insieme a stoffe da lui ordinate. Come siano arrivati a Govone, del resto, è mistero con tocchi di leggenda e tanti elementi immaginifici: che tutti i visitatori potranno liberare domenica in una giornata di festa, in onore all’inizio della primavera… e agli stessi tulipani. Non mancheranno le visite guidate al Castello, i concerti, le mostre d’arte, i percorsi naturalistici nei dintorni: oltre che, dal mattino alla sera, il mercatino del borgo e, infine, letture e visite animate per bambini, il tutto corroborato dai banchi d’assaggio delle Pro Loco govonesi, in una kermesse coordinata dal Centro di promozione culturale “Govone e il Castello”, in collaborazione con l’Associazione “Govone, Residenza Sabauda” e il Comune di Govone.

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