Sono iniziate a Canale le attività in onore dei 25 anni dalla fondazione della bancarella dell’Equo&Solidale. Nata per suggerire temi e prodotti del Sud del Mondo in un’ottica sostenibile e “missionaria”, questa iniziativa fa parte del patrimonio sociale collettivo della capitale del pesco. E la prima giornata di festa, in attesa degli incontri pubblici per approfondire le tematiche dell’economia solidale, ha dato spazio ad alcune riflessioni emerse con i volontari.
«In questo primo quarto di secolo di “bancarella” – dice Gianpiero Barbero – molte cose sono cambiate nella nostra realtà come nei Paesi dove operano i nostri missionari. Abbiamo assistito a una progressiva diffusione del commercio equo anche attraverso la grande distribuzione. E’ cresciuta l’attenzione per la qualità dei prodotti, ormai quasi tutti biologici: sono in aumento, anche se contenuto, i nostri “clienti”».
E ora: «Vorremmo aprire un dibattito, invitando a riflettere per aiutarci reciprocamente a ricercare un modus operandi più a misura d’uomo e più vicino a chi è maggiormente in difficoltà». Primo confronto oggi, venerdì 22 marzo, alle ore 21 nella sala nuova dell’oratorio di via Brignolo. Si partirà con “Economia solidale e giustizia: quale rapporto?” insieme a Antonio De Salvia, criminologo, presidente dell’Università del Perdono.
P. D.