SOMMARIVA DEL BOSCO – Un bilancio di 5 anni di lavoro a combattere il disagio sociale

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Per illustrare in sintesi il sistema operativo adottato in questi ultimi cinque anni nell’ambito delle Politiche Sociali e Assistenza, può risultare sufficiente riportare alla mente le intenzioni discusse e sottoscritte nel  documento programmatico all’inizio del mandato amministrativo. La finalità principale era quella di rimuovere una prassi limitata unicamente a elargire un sostegno economico ai cittadini in difficoltà, soluzione questa ritenuta riduttiva e priva  di qualsiasi sbocco che potesse apparire risolutivo.

Inoltre, ad aggravare la situazione vigeva, nella maggior parte dei casi,  un sistema di valutazione del soggetto interessato, unicamente di carattere discrezionale da parte degli  amministratori; un metro di misura che in troppi casi impediva agli operatori del settore socio-assistenziale le indispensabili analisi e approfondimenti dei casi in questione. Era prevalsa invece la volontà di stabilire regole e criteri di aiuto che, partendo dall’ascolto dei cittadini in difficoltà,  privilegiassero un percorso in grado di fornire soluzioni, se non definitive, certamente di più ampio respiro. Tale principio si riteneva necessario non solo per evitare dubbie e personalistiche soluzioni con esiti di effimera durata, ma per fornire gli strumenti indispensabili agli operatori del settore utili a incidere sistematicamente, là dove fattibile in modo definitivo, sulle cause che generavano situazioni di gravi difficoltà sociali.

Ero consapevole che si sarebbero riscontrati durante il tragitto casi emergenziali e di questo certamente avremmo tenuto conto, ma  tali situazioni era nostra intenzione ridurle puntando su interventi programmati e definitivi, sia per i singoli soggetti che per famiglie a maggior rischio.

Il primo obiettivo, dunque, è stato quello di ricercare le indispensabili sinergie con tutti i soggetti interessati: strutture e personale del distretto Socio-Assistenziale di Bra, Associazioni sommarivesi e in particolar modo alcuni Gruppi di volontariato parrocchiale da tempo impegnati nell’ambito sociale. Inoltre, si ritenne importante coinvolgere direttamente i cittadini sommarivesi, rendendo note le iniziative tramite incontri e manifesti e valorizzando qualsiasi disponibilità a sostenere concretamente i progetti proposti. Si è poi intrapreso un percorso finalizzato ad affrontare alcune delle problematiche che più assillano famiglie e singoli cittadini, portando avanti, nei limiti delle disponibilità economiche, delle fattibilità legislative e delle competenze comunali, azioni atte a offrire soluzioni concrete.

Per i disoccupati si sono attivati i “cantieri di lavoro” e “tirocini formativi”; per l’abitazione “Emergenza Casa”,  un progetto di sostegno all’affitto con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio  di Cuneo. Contributo che ha permesso inoltre la realizzazione di un monolocale, da utilizzarsi esclusivamente in presenza di sfratti riguardanti famiglie con al loro interno figli minorenni e la ristrutturazione di due alloggi in disuso presso le case Atc di via Geriglio.

Da segnalare, infine, il sostegno economico elargito tramite il “Fondo di Solidarietà”, finanziato dal contributo degli amministratori comunali che devolvevano il 70% dei loro compensi e dai cittadini con il 5xmille. Un’iniziativa che ha offerto la possibilità di “restituzione” da parte dei beneficiari con lavori di pulizie e di manutenzione risultati particolarmente utili per l’ intera comunità sommarivese.

A tali provvedimenti vanno aggiunti: la restituzione dell’addizionale Irpef comunale e rimborso della Tari per redditi bassi, l’attenzione per gli anziani tramite il costante sostegno alla Casa di riposo; l’impegno nei confronti  dei giovani con specifici progetti sviluppati sia all’interno della scuola che sul territorio tramite interventi aggregativi, sempre finalizzati a principi di inclusione e di rispetto per il prossimo, dunque in grado di incidere positivamente sui loro futuri percorsi di vita.

Non crediamo certo di aver risolto tutti i problemi in ambito sociale, che ritengo anzi restino particolarmente critici nella nostra Comunità, ma certamente abbiamo insieme cercato una soluzione, ponendoci un obbiettivo che travalica il solo aspetto economico, troppo spesso ritenuto l’unico male cui porre rimedio. Sappiamo bene che molte volte proprio l’appartenenza a gruppi sociali più sfavoriti può determinare carenze dal punto di vista educativo e culturale, accentuando le difficoltà di inserimento nella società con conseguenti criticità anche sotto l’aspetto economico.

Concludo porgendo un grande ringraziamento ai tanti che con il loro diretto coinvolgimento hanno reso possibile il positivo percorso compiuto in questi anni: ai volontari con la loro opera insostituibile e carica di entusiasmo, ai dipendenti comunali e agli operatori socio-assistenziali, che mettendo a disposizione le loro professionalità, hanno sostenuto l’importante impegno lavorativo svolto. E poi ai cittadini tutti che hanno condiviso il progetto. Molti infatti, hanno scelto di devolvere il 5×1000 al Comune perché fosse utilizzato a sostegno dei più deboli.

Nel primo Consiglio comunale di venerdì 14 giugno, durante la discussione di insediamento della nuova compagine amministrativa, il sindaco Pessione, presentando il programma, ha definito “positivo“ il lavoro svolto nell’ambito Socio-Assistenziale dei cinque anni trascorsi. Voglio credere pertanto che il percorso intrapreso non sarà interrotto ma potrà avere una sua naturale continuità.

Pier Paolo Giudice

consigliere delegato alle Politiche Sociali

e assistenza 2014-2019,

Sommariva del Bosco

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