Polveri sottili: Alba e Bra pronte ad agire in caso di superamento della soglia limite

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In tredici giorni sono 5 gli sforamenti di legge per i livelli di polveri sottili nelle città di Alba e di Bra, la colonnina delle polveri sottili ha fatto registrare nella giornata di ieri 55 microgrammi a metro cubo, a fronte di un limite di 50. Siamo ancora lontani da quello che sta accadendo in questi giorni a Torino o ad Asti ma le previsioni non sembrano incoraggianti. Secondo Arpa la colpa sarebbe del meteo. Un’ Inizio di anno critico per le Pm 10 in alcune città del Piemonte «essenzialmente a causa delle condizioni meteorologiche, dato che rispetto al mese di dicembre non c’è nessun particolare cambiamento, se non un maggiore utilizzo dei riscaldamenti e dei camini, che rende gennaio e febbraio i mesi più critici dell’anno» L’alta pressione, l’assenza di pioggia e di venti non favorisce la dispersione delle polveri sottili, ma al contrario fa sì che vengano schiacciate al suolo. A subire maggiormente l’impatto – ha concluso – sono naturalmente le zone più pianeggianti della regione».

Le previsioni meteo non segnano precipitazioni in Piemonte neanche per la prossima settimana e il timore è di superare gli sforamenti annui, ossia 35 giorni con le polveri sottili oltre la soglia di legge. Nel 2019, infatti, nessuna stazione di rilevamento era andata oltre il limite, tuttavia dai settori Ambiente dei Comuni avvertono: «Se l’alta pressione dovesse continuare a protrarsi a lungo,  potrebbero scattare i divieti temporanei di circolazione per i veicoli più inquinanti».

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