Il Jazz entra nella scuola: una lezione concerto a Magliano Alfieri con il Fabio Giachino Trio

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MAGLIANO ALFIERI  “Cari nuovi amici del jazz, i vostri insegnanti vi stanno facendo un grande regalo, facendo sì che non vi priviate di una musica bellissima e importantissima. Il jazz vi farà sempre compagnia con i suoi misteri e la sua fantasia infinita. Come on, cats! Carissimi saluti. Paolo Conte”

Con questo messaggio bene augurale partirà ufficialmente il 20 febbraio, presso il Salone polifunzionale di Magliano Alfieri, il progetto “Il jazz va scuola”.

Al taglio del nastro le alunne e gli alunni delle classi terze delle secondarie di Priocca e Govone, plessi del Comprensivo omonimo, da pochi mesi Scuola Polo regionale del movimento nazionale delle Avanguardie Educative, troveranno il “Fabio Giachino Trio” con Davide Liberti e Ruben Bellavia.

“Note creative: improvvisamente jazz”, il titolo della lezione concerto che li vedrà protagonisti. Talento di origine albese, classe 1986, Fabio Giachino è tra i primi dieci pianisti italiani, secondo il referendum “Jazzit Awards”, indetto dalla redazione della rivista “Jazzit”. L’evento costituisce il primo step di un ambizioso progetto che gode del patrocinio dell’Associazione nazionale “Il Jazz va a Scuola” e di quella Monfortese delle Arti.

Lo scopo è quello di avvicinare i più giovani ad un genere da sempre considerato, destinato a una fascia ristretta e alta di fruitori, promuovendone e divulgandone la conoscenza sia da un punto di vista musicale, improvvisativo che storico-culturale-sociale, attraverso la creazione di eventi musicali quali concerti, lezioni interattive con musicisti e maestri, lezioni concerto.

Nelle scorse settimane le ragazze e i ragazzi hanno lavorato in particolar modo con i loro docenti di musica, prof.ri Annalisa Franco e Antonio Fragasso, per arrivare pronti all’appuntamento che concluderà una giornata molto ricca per il Comprensivo di Govone.

A partire dalla mattinata i plessi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie verranno visitati da un “esercito” di docenti, provenienti da numerosi istituti del territorio e alla ricerca di innovazione, buone pratiche, compresa una dose doppia di gioia di insegnare.

“Tutti quanti voglion fare jazz perché resister non si può al ritmo del jazz…”.

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