I furti nelle case restano i reati più diffusi: come difendere le nostre abitazioni

0
341

Su 107 province italiane la Granda è al 15° posto per numero di furti nelle case in rapporto al numero di abitanti

E’ una situazione di luci ed ombre quella che caratterizza la nostra provincia analizzando l’“Indice di Criminalità 2019” del Sole 24 Ore, che fornisce l’elenco dei reati denunciati in Italia nell’ultimo anno, stilando una classifica delle provice più sicure e di quelle – per contro – più inclini ai vari fenomeni di criminalità. Furti, rapine, omicidi, tentati omicidi truffe, violenze sessuali: sono 18 le tipologie di reati elencate nell’Indice Criminalità, includendo le denunce i­noltrate a tutte le forze dell’ordine del paese, dai carabinieri alla polizia, dalla Finanza alla Guardia Costiera.

Analizzando i reati dell’ultimo anno, a Milano spetta la “maglia nera” come città meno sicura d’Italia, seguita da Rimini

Nel complesso, considerando i numeri di tutti i delitti registrati nel corso dell’ultimo anno, la “maglia nera” spetta a Milano, da considerarsi in questo senso come la città meno sicura d’Italia. Seguita in questa disonorevole classifica da Rimini e Firenze. Al contrario, Oristano, Pordenone e Benevento risultano le città più virtuose, dove si è registrato il minor numero di reati.

[vc_text_separator title=”Allarmi, cani e vigilanza per la difesa delle abitazioni” color=”blue” border_width=”9″]

Nella classifica italiana stabilita dall’“Indice di Criminalità” del Sole 24 Ore, sulla base del numero dei reati denunciati nell’ultimo anno alle Forze dell’Ordine, uno degli aspetti che emerge immediatamente è che al nord il numero di denunce è superiore rispetto al sud.

I consigli delle Forze dell’Ordine? Potenziare i sistemi di allarme e videosorveglianza e i controlli di vicinato

Se Milano è in testa alla classifica per i furti in esercizi commerciali, Roma “brilla” per i reati di produzione, traffico e spaccio di droga (aumentati del 10,9%), Napoli per gli scippi e le rapine, Asti per i furti in appartamento, Barletta per il furto di auto, Firenze per il riciclaggio, Foggia per le estorsioni, Trieste per le violenze sessuali e le truffe online, Matera per gli incendi dolosi e Novara per i reati collegati al riciclaggio di denaro. Calano gli omicidi (-10%), i furti (-6%), le rapine (-7%), le associazioni per delinquere (-15%), l’usura (-38%) e gli incendi (-53,9%). In controtendenza con la flessione generale, ritroviamo le truffe e frodi informatiche (518 al giorno, in aumento del 15%), lo spaccio di stupefacenti (76 denunce ogni 24 ore, +2,8%) e le estorsioni (27 al giorno, +17%). E in questo marasma di reati, come si colloca la nostra provincia? Non possiamo lamentarci.

Occupiamo una discreta 94ª posizione, su un totale di 107 province analizzate. Se la passano decisamente peggio i “cugini” astigiani, che troviamo collocati nella “parte alta” della classifica con la 39ª posizione. Con l’aggravante di trovarsi ai vertici delle sezioni legate ai reati più gravi, come le estorsioni, le violenze sessuali, i furti d’auto e le rapine. Analizzando però più nel dettaglio la situazione della Granda e dell’astigiano, e­merge un’anomalia sicuramente ancora più preoccupante. Mentre, praticamente per tutte le tipologie di reato prese in considerazione, la provincia di Cuneo occupa le posizioni più onorevoli della classifica, se si prende in considerazione unicamente la voce dei “furti nelle abitazioni”, ecco che ci ritroviamo proiettati addirittura al 15° posto in Italia. E non è tutto. Basta che ci allontaniamo di pochi chilometri e troviamo la provincia di Asti nientemeno che al vertice della classifica.

In rapporto al numero degli abitanti Asti è risultata la provincia italiana con il maggior numero di furti nelle abitazioni

I due territori si trovano quindi accomunati dall’infelice persistenza di una tipologia di reati particolarmente odiosi, perché violano l’intimità delle abitazioni e della vita di chi li subisce. Quindi, in attesa di “perdere posizioni” in classifica, restano validi più che mai i consigli e le raccomandazioni del vademecum delle Forze dell’Ordine. Aumentare la diffusione di sistemi di allarme e di videosorveglianza, soprattutto nelle abitazioni più isolate. Incentivare accordi territoriali tra le autorità per una maggiore presenza di agenti. Incrementare i rapporti e le collaborazioni tra commercianti e Prefetture. Sviluppare i servizi di controllo di vicinato. E, in ultimo, evitare di divulgare troppo, attraverso i vari social, le notizie legate ai propri spostamenti o alle tanto attese vacanze in arrivo…

I moderni sistemi d’allarme consentono di tenere sempre sotto controllo la propria abitazione
[vc_custom_heading text=”I Consigli dell’esperto” font_container=”tag:h1|text_align:right|color:%23dd3333″]
[vc_custom_heading text=”Difendere la casa anche con una buona polizza assicurativa”]

La casa è il bene più prezioso per gli italiani e come tale necessità delle giuste attenzioni. Una delle cose da fare, in qualità di proprietario, è quella di proteggerla ed il modo per ottenere il miglior risultato è quello di affidarsi ad un bravo consulente assicurativo.

Massimiliano Castello: responsabile di Assicurazioni e Finanza

Il prodotto casa è normalmente proposto con soluzioni multi rischio (incendio furto e responsabilità civile sono le principali garanzie) ma le variabili che rendono adeguato il contratto sono innumerevoli . La garanzia incendio ad esempio può essere arricchita da coperture complementari quali “ricerca e riparazione del guasto” che risarcisce i danni al Fabbricato nel caso di rottura di tubazioni (sia quelli relativi alla ricerca che quelli inerenti il ripristino) ma la parte più complicata arriva quando ci approcciamo alla garanzia furto. Questa particolare garanzia necessità di accortezze. Se vivete in abitazioni con accesso al piano terreno dovete sincerarvi che le chiusure siano conformi a quanto imposto dalle compagnie assicurative (pena applicazioni di scoperti oppure reiezioni del sinistro) piuttosto che verificare i sottolimiti specifici per danni a fissi ed infissi oppure limitazioni relative alle partite preziosi, quadri, valori che oscillano da un 40% del valore assicurato per preziosi e quadri, fino ad arrivare al 10% per la partita valori. Insomma, sembra complicato, ma vedrete che con i consigli giusti otterrete la giusta tranquillità di aver protetto un bene così prezioso con una somma così piccola, perché scoprirete che potrebbero bastare 10-20 euro al mese per vivere più sereni.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui