Braidese accusato di tentato omicidio: per aver provato ad avvelenare un rivale in amore

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Rainer Hachenberg, 22 anni, braidese residente in via Torino, già in carcere dallo scorso 21 dicembre, dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato e continuato oltre che di tentata fabbricazione di arma da fuoco clandestina, produzione e detenzione di aggressivi chimici. Con lui la sono finiti in carcere tre suoi amici torinesi.

Così si è conclusa un’inchiesta della Magistratura che ha visto impegnati i carabinieri del Ros negli ambienti di estrema destra del nostro capoluogo regionale. Qui, all’Asso di Bastoni, ritrovo dei neofascisti di Casa Pound, il 10 novembre durante una festa Hachenberg e i suoi complici, tutti tra i 20 e i 24 anni di età, avrebbero tentato di avvelenare un coetaneo rivale in amore. Con la ricina, un potente veleno che il braidese, in un laboratorio allestito nel garage di casa, aveva estratto da semi di ricino acquistati su Internet. Mischiata a vodka, la sostanza non si diluì e la vittima se la cavò con un forte mal di stomaco e attacchi di vomito. Di qui partirono le indagini. Hanno portato a scoprire, oltre agli alambicchi casalinghi per cui il braidese è stato il primo a essere ammanettato, che il gruppo di “teste calde”, simpatizzanti di movimenti estremisti ma anche di Matteo Salvini, aveva provato a costruire con una stampante 3D una pistola. E inoltre provato a coinvolgere un minore che con una pistola ad acqua avrebbe dovuto spruzzare ricina sul viso di un altro concorrente in amore, all’uscita dal lavoro in un paese dell’hinterland torinese.

Hachenberg, molto attivo sui social network, lavorava alla dolciaria Balocco di Fossano.

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